Decreto Pnrr, Senato: via libera da Commissione Affari Costituzionali alla proroga delle concessioni scommesse al 30 giugno 2024

Le Commissioni riunite 1a Affari Costituzionali e 7a Istruzione pubblica del Senato sono impegnate con l’esame, avviato il 10 maggio con la relazione della senatrice Rojc e del senatore Cangini, del ddl n. 2598, di conversione del decreto-legge n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il provvedimento è atteso in Aula il 20 giugno, dalle 17.

Nella notte è stato approvato un emendamento dei Relatori che prevede la proroga delle concessioni scommesse al 30 giugno 2024. “Gli oneri concessori dovuti, a decorrere dal 30 giugno 2022, da versare in due rate annuali scadenti il 30 aprile ed il 31 ottobre, sono confermati nella misura definita dall’articolo 1, comma 1048, della legge 27 dicembre 2017, n. 205″, si legge nel testo. Il costo della proroga sarebbe pari a 7.500 euro per ogni agenzia e 4.500 euro per i corner, con un incasso erariale stimato di oltre 65 milioni di euro; gli oneri concessori.

“Con provvedimento del Direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono definiti gli obblighi, per i concessionari, di presentazione di adeguate garanzie economiche, proporzionate alla nuova definizione dei termini temporali”, aggiunge l’emendamento”, aggiunge.

“Con provvedimento del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, da adottare entro il 15 novembre di ogni anno, sono individuati gli apparecchi meccanici ed elettromeccanici di cui alla lettera c-bis) che non distribuiscono tagliandi e di cui alla lettera C-ter), basati sulla sola abilità, fisica, mentale o strategica, o che riproducono esclusivamente audio e/o video o siano privi di interazione con il giocatore, ai quali non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 38, commi, 3 e 4, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Per tali apparecchi resta fermo, comunque, l’obbligo di versamento dell’imposta sugli intrattenimenti”, prevede ancora l’emendamento.

 

AGIMEG