
Inasprire le pene e introdurre nuovi reati non affronta il problema, non ne estirpa le cause. Rappresenta solo l’ennesima scorciatoia populista di fronte a una realtà complessa. L’educazione sessuale-affettiva non è una soluzione miracolosa, ma le evidenze parlano chiaro: è uno strumento prezioso di prevenzione reale ed efficace, dichiara Filippo Blengino, Segretario di Radicali Italiani.
“Partendo dalla decostruzione degli stereotipi di genere, fino alla promozione del consenso, del rispetto e della gestione sana delle emozioni, l’educazione ha dimostrato in contesti come Spagna, Paesi Bassi e Svezia, dove è obbligatoria dal 1955, di essere un presidio culturale fondamentale”, prosegue Blengino.
“Al contrario, inasprire (per l’ennesima volta) le pene non produce effetti: non ha valore preventivo, non educa, non cambia le mentalità e i pregiudizi. Negli Stati Uniti, dove in 27 Stati è ancora in vigore la pena di morte, il tasso di femminicidi è cinque volte superiore a quello italiano. Per questo, non necessitiamo dell’ennesimo atto di populismo penale promosso dal governo Meloni”, conclude il Segretario.