Crescono del 83% le domande di gestione delle crisi di imprese lombarde. L’incremento è del 93% a livello nazionale

Milano – È cresciuto del 83%, in un anno, il numero delle istanze depositate da imprese lombarde per gestire e comporre le crisi patrimoniali, finanziarie ed economiche. In particolare, nel I semestre 2025 sono state depositate in Camera Arbitrale di Milano 201 istanze; erano 110 nel I semestre dell’anno precedente. A livello nazionale si registra, nello stesso periodo di riferimento (I semestre 2025 vs I semestre 2024), un incremento del 93% (875 sono le istanze depositate nel I semestre 2025 in confronto alle 454 istanze depositate nel 2024).  (Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano (CAM) dei dati dei depositi delle istanze presso le Camere di commercio lombarde e dati nazionali di Unioncamere, sia relativi al I semestre 2025 vs I semestre 2024 che in riferimento al periodo dall’avvio della Composizione Negoziata dal 15/11/2021 al 30/06/2025).

Dato complessivo istanze dall’avvio dell’attività. Se analizziamo i dati dall’inizio dell’attività del servizio di Composizione negoziata della crisi di impresa (dal 15/11/2021) al 30/06/2025, risulta che le istanze lombarde rappresentano il 23% del totale nazionale, quasi un’istanza su 4 è lombarda. In Italia sono state depositate in totale 3055 istanze; in Lombardia 713.

Chi presenta l’istanza? Identikit dell’impresa lombarda: con riferimento alla fotografia del I semestre 2025, per il 63% si tratta di imprese S.r.l. (127 su 201 in totale). Seguono le S.p.a. (31 su 201 in totale) pari al 15% e le SAS (15 su 201 in totale) pari al 7,5%. Se guardiamo al fatturato delle imprese istanti, un terzo (il 33%) rientra nella fascia tra 1 milione a 5 milioni di euro (sono 66 imprese su 201), seguono le imprese con fatturato superiore a 10 milioni di euro (sono 39 e pesano il 19%) e le imprese con un fatturato da 0 a 250 mila (sono 36 e pesano il 18%). Se analizziamo le istanze ripartite per classi dimensionali delle imprese, la principale tipologia è costituita da microimprese (da 0 a 9 dipendenti) che sono 110, pari al 55% del totale.

Posti di lavoro salvaguardati ed esito positivo delle procedure. Nel periodo di riferimento (I semestre 2025) sono state risanate in Lombardia 25 imprese su un totale di 112 procedimenti chiusi, di cui 17 di Milano (424 posti di lavoro salvati). Nel primo semestre dell’anno scorso invece gli esiti positivi sono stati 10 su un totale di 64 procedimenti chiusi. Dall’inizio dell’attività (15/11/2021) al 30/06/2025, 327 imprese italiane sono state risanate (la procedura di Composizione negoziata si è conclusa con esito positivo), di cui 95 sono le imprese lombarde (pari al 29% del totale nazionale degli esiti positivi). I posti di lavoro salvati in Lombardia sono stati 4708.

Identikit di chi si salva: con riferimento al periodo dall’inizio dell’attività (2021) al 30/06/2025, se incrociamo il dato del totale delle imprese lombarde salvate pari a 95 con i dati del fatturato, della classe occupazionale e della forma giuridica dell’imprese salvate, con riferimento al fatturato risulta che su 95 imprese lombarde 27 imprese salvate hanno un fatturato superiore a 10 milioni di euro (28% del totale), 22 imprese hanno un fatturato da 0 a 249 mila euro (23%). Se analizziamo la forma giuridica delle imprese salvate, risulta che 66 imprese su 95 sono S.r.l. pari al 69%, sono 18 S.p.A. su 95 pari al 19%. Se analizziamo la classe dimensionale dell’impresa distinguendo tra micro, piccole, medie e grandi imprese, risulta che su 95 imprese lombarde salvate 54 sono le microimprese con dipendenti da 0 a 49 (pari al 57%), 26 sono piccole imprese con dipendenti da 10 a 49 pari al 27%. Tasso di successo. È definito dal rapporto tra istanze chiuse con esito favorevole e il totale delle istanze chiuse. Le istanze chiuse in Lombardia dall’inizio dell’avvio del servizio al 30 giugno 2025 sono in totale 408, di cui 95 positive per un tasso di successo del 23%.  In Italia su 1693 istanze chiuse dall’avvio della composizione negoziata, sono 327 le istanze chiuse con esito favorevole. Il tasso di successo della composizione negoziata in Italia è pari al 19%.

L’evento.  Questi dati sono stati presentati in occasione del Convegno “Composizione Negoziata della crisi di impresa: tempo di bilanci? “che si è tenuto questa mattina in Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano e che è stata un’occasione per delineare un primo equilibrato bilancio a quattro anni dall’introduzione dello strumento della Composizione Negoziata: sul suo reale utilizzo, sul rapporto instaurato con le altre procedure di regolazione, sulle professionalità che ha richiesto e sull’aiuto effettivo dato alle imprese che vi si sono rivolte. Insieme ai relatori abbiamo analizzato la figura dell’advisor e quella dell’esperto nominato a gestire la composizione, il ruolo delle banche e degli altri investitori durante il percorso di risanamento, infine l’approccio dell’imprenditore verso la prevenzione e la gestione tempestiva della crisi. Partecipanti: dopo i saluti introduttivi di Elena Vasco, Segretario Generale, Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, è intervenuto il Presidente di Assolombarda Alvise Biffi sul tema “L’imprenditore, la crisi, la prevenzione”. Hanno partecipato Renato Rordorf, Presidente del Consiglio Arbitrale della Camera Arbitrale di Milano, già Presidente aggiunto della Corte di Cassazione, Niccolò Nisivoccia Avvocato in Milano, Studio Edoardo Ricci Avvocati, Stefania Chiaruttini Dottoressa commercialista, Studio Chiaruttini & Associati, Rinaldo Sali Vicedirettore Generale, Camera Arbitrale di Milano, Gaetano Presti Professore di Diritto Commerciale, Università Cattolica di Milano, Avvocato in Milano, Lorena Ponti Senior Project Manager, Innexta.

La Composizione Negoziata offre un’importante chance alle imprese in difficoltà: è un supporto per prevenire il default e tentare di garantire il più possibile la continuità aziendale” – ha dichiarato Rinaldo Sali, Vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano e referente per il Servizio di Composizione Negoziata per le imprese lombarde. “Ad oggi la Camera Arbitrale di Milano riceve e gestisce, come Segreteria della Commissione lombarda di composizione della crisi, istituita per legge, il 23% delle istanze nazionali e conta in Lombardia sul 19% degli esperti incaricati rispetto al totale nazionale. È importante, in primo luogo, lavorare su un cambio di prospettiva e sul “fare sistema” a più livelli, con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, per accompagnare le imprese a comprendere le opportunità dell’affrontare la crisi, quando questa è ancora reversibile e sfruttare anzi la crisi per rilanciarsi. In secondo luogo, come Camera Arbitrale, siamo impegnati a garantire la competenza e l’indipendenza dell’esperto chiamato a facilitare il dialogo tra imprenditore e creditori”.      

Ripartizione per territori. Nel I semestre del 2025 delle 113 istanze provenienti dalle imprese dell’area Milano, Monza Brianza e Lodi, 105 sono di Milano. Monza Brianza conta 6 istanze, Lodi 2. Il 52% delle istanze lombarde sono milanesi; il 12% delle istanze nazionali sono milanesi.

Dal 15/11/2021 al 30/06/2025 le istanze presentate presso la Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi sono state 426 (pari al 60% delle istanze presentate in Lombardia): di cui 408 istanze di imprese milanesi, 15 di imprese di Monza Brianza e 3 di Lodi.

La Camera di Commercio di Brescia, con 76 istanze, rappresenta l’11% delle istanze lombarde, la Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia il 9% (con 63 istanze), la Camera di Commercio di Bergamo l’8% (con 59 istanze), la Camera di Commercio di Como-Lecco il 6% (con 44 istanze), la Camera di Commercio di Varese il 5% (con 37 istanze); la Camera di Commercio di Sondrio l’1% (con 8 istanze).

I settori merceologici più coinvolti. L’industria guida la classifica con il 19% delle istanze depositate, seguita dal commercio (14%) e dai servizi (13%). L’edilizia si attesta all’11%, mentre il settore immobiliare rappresenta il 7%. Horeca raccoglie il 6% delle richieste, seguito da agroalimentare (5%), ICT ed editoria (4%) mentre tessile-abbigliamento, artigianato, holding e logistica si attestano al 3%. Più marginale la presenza di pubblicità ed energia ed oil (entrambi al 2%), insieme ai settori sanitario, automotive e sport-viaggi (1%).

Misure protettive. Le imprese nel presentare la domanda possono chiedere le misure protettive e cautelari: si tratta di interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori. Queste misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative assunte per la regolazione della crisi. In totale, in Italia, 2.456 imprese hanno fatto richiesta di misure protettive, di queste 558 sono lombarde. L’80% delle istanze nazionali contiene una richiesta di misure protettive. Il 23% delle istanze nazionali, contenente richieste di misure protettive, proviene dalla Lombardia. Il 61% delle richieste di misure protettive in Lombardia proviene dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi (il 59% da Milano; il 2% da Monza Brianza; lo 1% da Lodi). Il 14% delle richieste di misure protettive in Italia è proveniente dalla Camera di Milano Monza Brianza Lodi. Esperto. Figura cardine della Composizione Negoziata della crisi è l’esperto: è un negoziatore che assiste le imprese, dialoga con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda. L’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive ad un apposito elenco. In Italia ci sono 4.439 esperti, di cui 839 in Lombardia. Il 19% degli esperti nazionali è lombardo. Il 39% degli esperti in Lombardia è della provincia di Milano. Il 7% degli esperti in Italia è della provincia di Milano. Di tutti gli esperti lombardi, il 78,8% è un commercialista; il 18,8% è un avvocato; l’1,8% non è iscritto in nessun albo (c.d. manager); lo 0,6% è consulente del lavoro.

Che cosa è la Composizione Negoziata della crisi? È una procedura, più volte oggetto di modifiche normative e ora recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. È nata il 15 novembre del 2021 per aiutare le imprese in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale; è una procedura volontaria, dunque, è l’imprenditore a presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda.

Ruolo Camera Arbitrale di Milano (CAM). Dal 2021 CAM si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata. L’impresa presenta l’istanza direttamente sulla piattaforma. Presso CAM sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia.