Covid – Sileri: Aumento esponenziale di casi sui bambini

Nella popolazione tra zero e dodici anni c’è stato un notevole incremento di coloro che hanno necessitato di cure compreso i ricoveri. Nella popolazione più vasta, tra zero e diciannove anni il rischio di ospedalizzazione è intorno all’1 % ovvero poco più dell’1% di questa fascia d’età che si è preso il virus ha necessitato di ricovero ospedaliero che è un qualcosa di drammatico.

Vi è stato un incremento esponenziale soprattutto nell’ultimo mese nella fascia tardo adolescenziale ma anche in quella più bassa tra zero e dodici anni, con un aumento del numero di ricoveri. Il numero dei decessi è sempre basso ma pur sempre drammatico. Peraltro il long covid capita anche nella popolazione pediatrica. Di sperimentale c’è solo il virus e non il vaccino. I nostri figli dovrebbero essere vaccinati in primis solo per la loro sicurezza. Poi senza ombra di dubbio c’è anche l’effetto di protezione per la comunità.

Lo ha detto Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, a 24 Mattino su Radio 24

Nuove chiusure in arrivo? “Stando le cose come le osserviamo oggi direi proprio di no. Attenzione però alla variante Omicron, quindi rispettiamo quelle regole base come la mascherina. Bene hanno fatto i Comuni a reintrodurre l’obbligo nelle zone più affollate. Rispettiamo le regole, vacciniamoci e sono abbastanza sicuro che, salvo sorprese particolari di questa variante, non andremo incontro a chiusure”.

No vax in Tv? Molto peggio i social

“Secondo me è giusto che in tv vengano chiamati i no vax ma senza andare all’eccesso, cioè se c’è quello che dice che il vaccino ‘è dubbio per i bambini’ gli si risponde ‘ok portami le tue tesi e vediamo’ e si può discutere anche se non sono d’accordo. Discorso diverso è chiamare quello che dice ‘il vaccino è il diavolo’, li andiamo un po’ oltre. Poi bisogna vedere il livello culturale di chi ascolta a casa, perché la maggior parte delle persone si mette a ridere quando sete affermazioni del genere. Credo che fanno molto più danni la tv, perché oggi chiunque può scrivere sui social una baggianata che diventa virale”.