Confesercenti: famiglie e imprese resilienti, ma ci sono più ombre che luci

MARIO DRAGHI

Le famiglie e le imprese italiane, in particolare quelle più piccole, hanno mostrato fino a oggi grande capacità di resilienza – anche grazie gli interventi dei Governi a sostegno dei redditi e per contenere le tensioni sui prezzi – prima con la pandemia ed ora con le nuove incertezze dovute al contesto internazionale e al riacutizzarsi della crisi sanitaria.

Ma il quadro mostra più ombre che luci e lo scenario resta nel complesso fortemente incerto, con l’inflazione in corsa libera che erode il potere d’acquisto delle famiglie e accresce le disuguaglianze.

Così Confesercenti, in una nota, commenta la presentazione del Rapporto Annuale 2022 dell’Istat alla Camera.

Accanto alla ripresa recente dell’occupazione, trainata dal lavoro dipendente a termine, l’Istat ricorda il crollo registrato nel 2020-21, soprattutto per la componente del lavoro indipendente. Tra i settori produttivi i servizi, ed in particolare il turismo, sono ancora ad un livello inferiore di attività rispetto al 2019. La variazione del Pil si è riportata ai livelli di fine 2019 ma subisce, purtroppo, i contraccolpi negativi sia della guerra in Ucraina che dell’impennata dei prezzi dei beni energetici, già iniziata con motivazioni specifiche prima del conflitto: l’inflazione si colloca a un livello (oltre l’8%) che non si registrava da quarant’anni. Questo insieme di fattori ha acuito le disuguaglianze nel Paese, accresciute anche dalle migliaia di chiusure di imprese: con la crisi pandemica sono aumentati i disoccupati anche tra i lavoratori indipendenti che hanno perso per sempre l’attività.

Le azioni dei governi hanno, senz’altro, contribuito a ‘limitare i danni’ ma non ad escluderli completamente. Bisogna proseguire perciò, con coraggio e fermezza, da un lato con ulteriori provvedimenti di sostegno a favore di famiglie ed imprese, per irrobustire la domanda interna in questa nuova fase di emergenza, dall’altro a mettere in campo interventi strutturali volti a rafforzare il sistema imprenditoriale ed il tessuto sociale del Paese. Questa è l’unica strada da percorrere per non frenare la crescita ed affrontare, con determinazione, i rischi legati ad eventuali futuri scenari in peggioramento.