Confcommercio, ripresa in rallentamento

Consumi in “rosso” in tutti i segmenti di spesa: il calo maggiore negli alimentari (-0,7%), in crescita solo trasporti e mobilità (+0,2%).

Per aprile 2018 l’Ufficio Studi Confcommercio stima una crescita del Pil dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,1% sullo stesso mese del 2017. E’ il dato principale dell’ultimo numero di “Congiuntura Confcommercio”, da cui emerge una variazione al ribasso nel primo trimestre 2018 (da 0,2% a 0,1% congiunturale e da 1,4% a 1,2% tendenziale).

A marzo l’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è sceso dello 0,2% rispetto a febbraio e dello 0,5% nei confronti dello stesso mese del 2017, per effetto dell’indebolimento di molti indicatori congiunturali, in particolare dell’occupazione, che sta generando una stasi della domanda da parte delle famiglie.

La diminuzione dello 0,2% congiunturali è la sintesi di un aumento dello 0,1% della domanda relativa ai servizi e di una riduzione dello 0,3% di quella per i beni, che continua dunque ad esseere  in difficoltà. L’unica variazione positiva è quella relativa ai beni e ai servizi per la mobilità (+0,2), per effetto quasi esclusivamente del trasporto aereo. Stazionaria, rispetto a febbraio, la spesa relativa ai beni e i servizi ricreativi e quella per i beni e i servizi per la cura della persona. La flessione più significativa ha invece interessato gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,7%). Lievemente più contenuto il calo della domanda per i beni e i servizi per le comunicazioni (-0,4%). Di modesta entità (-0,1%) la diminuzione per gli alberghi e i pasti e consumazioni fuori casa, per l’abbigliamento e le calzature i beni e i servizi per la casa.

La flessione dello 0,5% è effetto di un’evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,7%) e di una flessione dell’1,4% della spesa per i beni. confermando la tendenza al rallentamento emersa negli ultimi mesi. Bene la domanda relativa ai servizi (+1,7%), giù quella per i beni. L’incremento più significativo ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,9%). Più contenuta la crescita per i beni e i servizi per le comunicazioni (+1,1%), per i beni e i servizi per la cura della persona e per i beni e i servizi per la casa (+0,9%). Stabile la domanda di beni e servizi ricreativi.  La riduzione più forte ha interessato il segmento dei beni e servizi per la mobilità (-4%). Più contenuta, la riduzione per l’abbigliamento e le calzature e per gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-1,8%).

Per il mese di aprile 2018 l’Ufficio Studi Confcommercio stima, rispetto a marzo, un aumento dello 0,2%. Nel confronto con aprile 2017 l’inflazione dovrebbe rallentare allo 0,7%.