
Palermo – Il Tribunale di Palermo ha accolto il ricorso cautelare presentato da un candidato escluso dalla procedura selettiva indetta dalla Rap per l’assunzione di 306 operai, per una presunta irregolarità legata al possesso della patente.
Il motivo dell’esclusione? Durante la compilazione della domanda, il candidato aveva selezionato l’opzione “patente A”, ma in realtà era in possesso della patente AM, sottocategoria rientrante nella stessa famiglia. Un errore formale, frutto di un bando poco chiaro e di un modulo di domanda che non consentiva di specificare il tipo esatto di patente posseduta. Eppure, La Rap aveva deciso di escluderlo.
Il giudice del lavoro ha smentito l’interpretazione restrittiva dell’azienda e ha ordinato la riammissione immediata del candidato con attribuzione del punteggio corretto (68 punti). La sentenza si inserisce in un filone giurisprudenziale ormai consolidato secondo cui tutti i tipi di patente della categoria A – comprese AM, A1, A2, A3 – devono essere valutati senza distinzioni, salvo esplicite indicazioni nel bando, che in questo caso mancavano.
“È un principio importante – spiegano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell soci fondatori dello studio legale Leone-Fell & C., che hanno seguito il ricorso – non si possono escludere lavoratori da un concorso per un tecnicismo generato da un modulo mal impostato. Continueremo a difendere chi partecipa a selezioni pubbliche in modo trasparente e nel rispetto delle regole, contrastando ogni forma di arbitrarietà. Anche un errore apparentemente marginale può compromettere un’intera carriera”.
Il candidato potrà ora sostenere le prove selettive, con le stesse opportunità degli altri concorrenti.