Con l’emergenza Covid-19 frodi e speculazioni sul materiale di protezione sanitaria

L’esigenza di reperire un numero considerevole di dispositivi di protezione, per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19, ha fatto salire la richiesta sul mercato facendo emergere una serie di attività illecite.

A partire dal rialzo non giustificato dei prezzi di vendita, con manovre speculative sul mercato, sono state riscontrate violazioni che vanno dalla frode commerciale alla vendita di prodotti con segni mendaci, dalle certificazioni di conformità false alla crescita di black market per i farmaci.

Dall’inizio dell’epidemia, la Guardia di finanza ha sequestrato circa 4,1 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre 615 mila confezioni di igienizzanti e ulteriori 54 mila litri ancora da confezionare.
Circa 440 soggetti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria e sono state elevate contestazioni amministrative nei confronti di 81 soggetti.

Il monitoraggio dei mercati nel dark web, soprattutto per quanto riguarda la vendita di mascherine e di farmaci, ha evidenziato la presenza di due maggiori black market: White House Market Empire Market. Tuttavia, sono stati individuati anche 13 mercati virtuali minori, di cui non è nota, né dichiarata la nazionalità. Spesso i pagamenti vengono regolati in bitcoin.
Tra i farmaci in vendita contro il Covid-19 si registra prevalentemente la clorochina, altri annunci riguardano vaccini la cui efficacia è evidentemente fraudolenta.