
Milano – Sono oltre 750 i contatti avuti nel primo semestre del 2025 nell’ambito del progetto ‘INPS per tutti’ che vede la collaborazione tra il Comune di Milano e l’Istituto di Previdenza Sociale al fine di accompagnare le persone più fragili coinvolte nei progetti di sostegno dell’Amministrazione nell’accesso alle misure di sostegno a cui hanno diritto e di cui spesso non sono a conoscenza.
“Si tratta – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – di una collaborazione preziosa che ci aiuta a offrire una presa in carico completa che non si esaurisce solo nel fornire informazioni o orientamento, ma rappresenta un supporto vero da parte di funzionari esperti che accompagnano i cittadini più fragili affinché possano avvalersi di un loro diritto, avvicinando le risposte e fornendo un supporto che semplifica l’iter”.
“Come INPS di Milano siamo profondamente convinti che il nostro ruolo non debba limitarsi all’erogazione di prestazioni, ma debba tradursi in una presenza attiva, concreta e capillare nel territorio, a partire dai contesti più fragili. È in questa ottica che abbiamo proposto con convinzione una collaborazione con il Comune di Milano – spiega Mauro Saviano, Direttore INPS del Coordinamento Metropolitano di Milano -. Nei nostri progetti, come ‘INPS per tutti’ e ‘INPS indossa le scarpette rosse’, abbiamo toccato con mano quanto sia fondamentale costruire fiducia attraverso la relazione diretta. Proprio la prossimità – quella vera, fatta di volti, nomi, storie – ci consente di andare oltre i numeri e le procedure, per intercettare i bisogni reali e spesso sommersi. In questi anni, collaborando con il Comune di Milano e non solo, abbiamo registrato una forte partecipazione da parte di persone in stato di povertà assoluta e di bisogno che hanno manifestato gratitudine per l’assistenza ricevuta e per il valore umano del contatto instaurato con i nostri funzionari”.
Sono diversi i servizi comunali che usufruiscono di questa collaborazione avviata negli anni scorsi.
A Casa Jannacci, per esempio, dal 2019 è attivo un canale specifico per accompagnare gli ospiti del centro: una volta a settimana quattro funzionari INPS sono presenti nella struttura di accoglienza per incontrare le persone, con la mediazione degli assistenti sociali della casa che conoscono le storie e le fragilità di ognuno e segnalano i casi. Dopo un colloquio di valutazione, si attivano, in maniera totalmente gratuita, le prestazioni necessarie. Una collaborazione, quella avviata tra il Comune e l’Istituto di Previdenza Sociale, che vuole da un lato favorire l’esigibilità dei diritti, avvicinando i servizi alle persone più fragili, e dall’altro accompagnare in modo concreto il percorso di reinclusione dei senza dimora, dei nuclei in emergenza abitativa e delle famiglie rifugiate ospiti della casa. Nel primo semestre 2025 sono stati 142 i contatti per cui è stata fornita una consulenza o supporto per la presentazione di una domanda. Diverse le prestazioni erogate: 65 hanno riguardato la procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile, 35 l’attestazione ISEE, 29 l’iter per l’ottenimento dell’assegno di inclusione, 7 l’assegno unico per i figli a carico, 6 la NASPI.
Una collaborazione, quella con INPS, che non si esaurisce a Casa Jannacci, ma esiste e si consolida in altri servizi del Comune di Milano: anche gli operatori del Centro Sammartini di via Sammartini 120, ad esempio, si avvalgono della consulenza degli esperti INPS per la trattazione di casi particolari. Grazie a un filo diretto con i dipendenti dell’Ente previdenziale, infatti, gli operatori e le operatrici del centro possono dare informazioni precise agli utenti senza dimora e supportarli nell’accesso alle prestazioni di sostegno e nella preparazione della domanda.
Lo stesso succede con la rete cittadina Antiviolenza che, grazie al protocollo “Inps indossa le scarpette rosse – Milano al servizio delle donne vittime di violenza”, siglato il 23 novembre 2022 tra la Direzione INPS di Coordinamento Metropolitano di Milano, la Città Metropolitana di Milano, il Comune di Milano e ATS Città Metropolitana, può avvalersi della consulenza degli esperti INPS per accompagnare le donne che subiscono violenza in un percorso personalizzato verso l’acquisizione dell’autonomia sociale ed economica, favorendo il loro accesso alle prestazioni sociali e assistenziali a cui hanno diritto.
“Sostenere queste donne – aggiunge l’assessore Bertolé – non può significare solo aiutarle a uscire dalla condizione di violenza contingente che stanno vivendo, ma deve voler dire anche accompagnarle nella riacquisizione della loro indipendenza, attraverso percorsi di formazione scolastica e lavorativa, sostegno psicologico, legale e – per chi ne avesse bisogno – anche economico. La collaborazione con INPS diventa quindi fondamentale per fornire alle vittime un’opportunità di ripartenza e alle operatrici che tutti i giorni lavorano con loro uno strumento in più per impostare percorsi di successo”.
Il protocollo, firmato nel 2022 e attivo quindi da quasi 3 anni, prevedeva e ha portato alla realizzazione di veri e propri momenti di scambio formativo tra la rete antiviolenza e gli funzionari INPS: le operatrici della rete hanno aiutato i colleghi a comprendere quale fosse l’approccio migliore da adottare di fronte alle donne vittime di violenza e, dall’altro lato, INPS ha aiutato la rete a prendere consapevolezza delle opportunità di sostegno materiale che il nostro Paese offre alle donne in questa situazione.
La collaborazione con INPS, infine, è valida anche per altri servizi comunali, tra cui il Milano Welcome Center, l’ufficio tutele e altri uffici dei servizi sociali.