Commercio: Confesercenti, vendite ancora in calo, consumi in stagnazione. Male i piccoli negozi

Vendite al dettaglio ancora in calo e consumi delle famiglie in stagnazione. I dati diffusi oggi da Istat del mese di agosto ci restituiscono un quadro preoccupante: dopo il calo di luglio con la deludente spinta dei saldi, anche nel mese di agosto le vendite al dettaglio registrano una flessione complessiva sia in valore (-0,1%) che in volume (-0,3%). Valori che, secondo le nostre stime, rappresentano una brusca flessione per le piccole superfici, che valutiamo in -4% in volume sull’anno.
Così Confesercenti in una nota.
Nel periodo gennaio-agosto le attività di vicinato registrano un calo in volume stimabile del -2,5%, -3% per gli alimentari. Uno scenario allarmante di stagnazione dei consumi delle famiglie che ormai si protrae da due anni, in cui la dinamica inflazionistica continua ad incidere negativamente sui bilanci delle famiglie. In questo quadro, per gli esercizi di vicinato la contrazione incide in modo più pesante mentre avanza l’online anche grazie a politiche promozionali sempre più aggressive. I piccoli negozi, che rappresentano un bene collettivo della nostra società, sono sempre più in difficoltà.
Rilanciare i consumi interni deve diventare perciò la priorità delle politiche economiche. La prossima legge di bilancio, lo ribadiamo, deve liberare risorse per il sostegno ai redditi delle famiglie con tagli percepibili. Serve un intervento che dia una spinta immediata e significativa ai consumi in un momento cruciale per il nostro mercato interno e per il sistema delle imprese, in particolare per le piccole superfici, insieme ad interventi mirati per scongiurare l’allarme, sempre più concreto, della desertificazione commerciale che rappresenta una grave minaccia non solo economica, ma anche sociale per i nostri centri urbani e la vivibilità delle nostre città.