CODACONS: META CHIUDA IMMEDIATAMENTE IL GRUPPO ‘MIA MOGLIE’ E ALTRI SIMILI

È semplicemente intollerabile che su Facebook possa prosperare un gruppo come “Mia moglie”, con oltre 32.000 iscritti, dove si pubblicano foto private di donne di tutta Italia all’insaputa delle stesse, corredate da commenti violenti, sessisti e indegni. Se Meta non interviene subito, si rende complice di questa pornografia della sopraffazione.

La permanenza di questo gruppo è uno schiaffo a tutte le donne e alla società civile. Non basta una chiusura tardiva o di facciata: Meta deve rimuovere subito la pagina e le altre simili, vigilare contro la loro ricomparsa sotto altro nome e avviare un monitoraggio capillare di tutte le forme di sessismo tossico e violenza che ormai infestano le sue piattaforme.

L’Associazione stigmatizza senza mezzi termini l’inerzia colpevole dei giganti del web: continuare a tollerare chat misogine e violente equivale a normalizzare la cultura del branco e della sottomissione, alimentando un fenomeno che ogni giorno si traduce in discriminazioni, abusi e femminicidi. Per questo, se non provvederà entro 5 gg, l’Associazione denuncerà Meta penalmente per istigazione alla violenza e al femminicidio.

Il Codacons da anni denuncia la totale assenza di controlli seri sull’accesso dei minori ai social network e rilancia il problema: “lo abbiamo chiesto più volte, lo chiediamo oggi con ancora più forza. Vanno introdotti immediatamente filtri stringenti per i minorenni, perché è inaccettabile che ragazzini e adolescenti possano essere esposti a simili contenuti tossici e degradanti”, dichiara l’Associazione.