I sindacati luddisti (Cgil e Uil per l’occasione) all’attacco contro le aperture dei negozi (1). Pietra dello scandalo il centro commerciale “Gigli” di Firenze che ha deciso di aprire il giorno 26 dicembre, ma più in generale contro qualunque negozio decida di restare aperto durante le feste canoniche di questo periodo. Non una novità. Convocazioni di sciopero che si ripetono anche per Pasqua e Ferragosto e che, puntualmente, vengono molto ignorati da commercianti e lavoratori.
Le motivazioni dello sciopero sono legate a riposo e santificazione delle feste. Con una verve politica e sociale che, per esempio, non prende in considerazione i lavoratori di bar, ristoranti, energia, telecomunicazioni, sicurezza, sanità, trasporti, turismo, etc….
Come la mettiamo con questi crumiri?
La risposta che viene data è che alcuni di questi sono settori strategici per sicurezza ed economia. E perché il commercio non dovrebbe essere altrettanto importante? Forse che, per esempio, non è importante che un “comune” lavoratore pubblico o privato, che nei giorni feriali è a fare il suo lavoro, possa andare a fare acquisti quando non lavora? Non solo, ma non è importante l’apertura continuata dei negozi, che in questo modo si evitano gli intasamenti, anche nella mobilità pubblica e privata? E non è importante che i negozi fisici siano in questo modo in grado di fare concorrenza ai negozi virtuali aperti 24H?
Luddisti, per l’appunto. Ci sono coloro che di fronte all’adeguamento della realtà alle esigenze dei tempi, cambiano abitudini e organizzazione, ci sono quelli che boicottano l’adeguamento, i luddisti.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.lanazione.it/cronaca/negozi-aperti-natale-sciopero-i1xuygbf
