CAVALLI, ANCORA TRAGICI INCIDENTI DAL PALIO DI SIENA ALLA GIOSTRA DELLA QUINTANA

LNDC ANIMAL PROTECTION: “BASTA ANIMALI MORTI PER DIVERTIMENTO”…

 

Come ogni anno si è svolto il Palio di Siena dell’Assunta e, puntualmente, due cavalli sono stati ricoverati in clinica veterinaria perché infortunati. Si tratta di Abasantessa, una femmina baio di 7 anni, e il castrone sauro di 7 anni di nome Antine Day. Purtroppo non è una sorpresa perché gli infortuni sono all’ordine del giorno in questi eventi e molto, troppo spesso sono incidenti letali per gli equidi che li subiscono. Sono più di 30 i palii e le giostre di questo tipo che si svolgono in tutta Italia ogni anno e nessuno di questi eventi è mai del tutto esente da incidenti a danno dei cavalli costretti a queste competizioni medievali. 

 

C’è chi difende queste manifestazioni anacronistiche perché fanno parte delle tradizioni del nostro Paese, ma questa non può essere sempre una giustificazione. Non è più accettabile dire “si è sempre fatto”, quando il prezzo più alto lo pagano delle creature innocenti. Se avessimo applicato questo tipo di ragionamento a tutti i campi, oggi avremmo ancora la schiavitù ma per fortuna siamo stati in grado di evolverci. Ora dobbiamo fare un passo avanti nell’evoluzione e abbandonare tutto ciò che prevede sfruttamento e sofferenza di altri esseri viventi per il nostro divertimento. Sono retaggi di una cultura che nel 21° secolo non ha più ragione di esistere. Sappiamo che gli animali sono esseri senzienti, hanno emozioni e sentimenti proprio come i nostri ed è ora che vengano trattati con dignità”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

 

Alcuni giorni fa, alla Giostra della Quintana di Ascoli Piceno, un gravissimo incidente ha interessato la povera la purosangue Look Amazing. Dopo essere caduta mentre effettuava l’ultima curva, l’animale ha riportato una frattura dell’anteriore destro troppo grave da riparare e per questo è stata sottoposta a eutanasia. 

 

Su questo caso abbiamo sporto denuncia e chiederemo che vengano effettuati tutti gli accertamenti necessari per capire i motivi che hanno portato alla morte di questo splendido animale. La cosa paradossale è che i sostenitori di questi eventi dichiarano di amare i cavalli, ma come si può dire di amare un animale e poi costringerlo costantemente a rischiare la vita? È ora di dire basta. Basta allo sfruttamento degli animali, basta a palii e giostre, basta alle gare che mettono alla prova animali che non hanno scelto di fare quella vita, né tanto meno hanno scelto di correre rischi così grandi”, conclude Rosati.