
CATANIA – Mobilità, sostenibilità e waterfront. Oggi – venerdì 16 maggio nella sede dell’Ordine degli Ingegneri di Catania – si è svolto il seminario di approfondimento sul Piano Urbanistico Generale della città di Catania che ha coinvolto tutti gli attori sociali.
«Catania aspetta il PUG da parecchi decenni – sottolinea Mauro Scaccianoce, presidente dell’Ordine degli Ingegneri etneo – dopo l’approvazione in giunta dell’atto di indirizzo, è finalmente iniziato il percorso per l’adozione del piano; cercheremo di capire quali sono i tempi per l’operatività del nuovo PUG. L’Ordine ha certamente un ruolo cruciale in questa fase di concertazione con l’Amministrazione, la voce degli ingegneri è strategica per definire un PUG innovativo, sostenibile, che garantisca spazi verdi e tenga conto della periferia, per far sì che la città del futuro possa essere più accogliente».
«L’attesa del PUG dura da troppi anni, l’ultimo risale al 1969 – evidenzia Carmelo Maria Grasso, presidente Centro Provinciale Studi Urbanistici di Catania – insieme all’Ordine oggi abbiamo voluto organizzare questo incontro per dare un contributo fattivo all’elaborazione del PUG. Riteniamo e vogliamo che Catania, come tutte le altre città italiane e europee, sia dotata di una pianificazione ordinata e attuale. Questo è il momento giusto, saremo al fianco dell’amministrazione per ottenere quei risultati che tutta la città aspetta da troppo tempo».
Dopo l’atto di indirizzo è iniziata una fase intensa, con forum di ascolto e partecipazione aperti alla città. Anche quello di oggi è stato un incontro di condivisione che si aggiunge a quelli già in corso il giovedì al Palazzo della Cultura.
«Oggi ci soffermeremo su tematiche tecniche dialogando con le categorie professionali – afferma Paolo La Greca, presidente nazionale del Centro Studi Urbanistici e assessore all’Urbanistica di Catania – affrontiamo insieme l’ottimizzazione della mobilità e dei trasporti, gli aspetti ambientali e tutte le componenti di accessibilità. Il confronto serve ad arricchire i contenuti dell’atto di indirizzo, cogliendo le aspettative della città. Concluso il forum e la fase di Scouting per la valutazione ambientale strategica si avvierà concretamente il documento preliminare che sarà presentato al Consiglio Comunale per la prima approvazione».
Coinvolta nel dibattito anche l’Università di Catania, con il contributo attivo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura UniCT: «La nostra collaborazione al PUG fa la differenza perché il DICAR – spiega il vicedirettore Gianluca Cicala – ha attivi otto corsi di studio che formano i professionisti che saranno parte di questo tipo di processo, i nostri studenti e professori oltre ad essere cittadini coinvolti, contribuiranno a mantenere costante l’aggiornamento e daranno il loro contributo alla comunità attraverso competenze sviluppate nell’ambito della ricerca e dell’attività didattica».
Sull’avvio del documento preliminare del PUG della città etnea Biagio Bisignani, direttore della Direzione Urbanistica di Catania, aggiunge «Siamo nella fase di ascolto di tutti i portatori di interessi, sarà un lavoro articolato mettere assieme i contributi che stanno arrivando, sono veramente tanti». La progettazione della Catania del futuro passa dalla definizione di obiettivi che catalizzeranno tutti i contributi offerti dalle istituzioni, dagli ordini professionali e dalle associazioni del territorio. Durante i lavori oltre ai temi finanziari, ambientali, della mobilità sostenibile e dei collegamenti con porto e aeroporto, si è aperto il confronto con alcune realtà “modello” come il Comune di Giugliano (Campania) e il Comune di Brescia (Lombardia).