Cagliari: arrestate 5 persone per incendio doloso

Cagliari – I poliziotti della Squadra mobile di Cagliari hanno arrestato cinque persone coinvolte in due attentati incendiari, eseguiti nel capoluogo sardo, con l’accusa di incendio doloso in concorso.

In carcere sono finiti i mandanti dell’attentato ad un distributore di carburante, avvenuto la notte del 14 aprile 2022, e di quello ai danni di un’auto verificatosi a Sestu la notte del 27 dicembre dello stesso anno.

Gli investigatori della Mobile, dopo quasi un anno di indagini, hanno ricostruito i fatti analizzando le immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione di servizio e le intercettazioni telefoniche e ambientali.

Il mandante dell’incendio al distributore è stato probabilmente spinto dal desiderio di vendetta causato da una denuncia per spendita di banconote false sporta nei suoi confronti da uno dei gestori del distributore. L’uomo avrebbe affidato l’incarico a due persone che, dopo aver rubato un camion, lo avrebbero parcheggiato nel distributore per poi dargli fuoco con della benzina. L’incendio ha completamente distrutto il distributore, causando danni per circa mezzo milione di euro.
Solo il rapido intervento dei Vigili del fuoco ha evitato l’esplosione del deposito del gas e dei serbatoi di carburante, molto vicini ad abitazioni e altre attività commerciali.

Determinante ai fini dell’indagine, è stata l’analisi di un tablet rubato insieme al camion e poi acquistato da una studentessa, ignara della sua provenienza. Infatti, risalendo al ricettatore, i poliziotti sono riusciti ad individuare i presunti autori del furto del camion.

Durante l’attività investigativa i poliziotti hanno acquisito elementi che hanno permesso loro di individuare anche il mandante dell’incendio dell’auto, posto in essere da uno degli attentatori del distributore in complicità con un’altra persona.

In questo caso le motivazioni sarebbero riconducibili a un dissidio lavorativo tra il mandante e una sua dipendente, proprietaria del veicolo che è stato completamente distrutto dall’incendio.

Nella stessa indagine sono state denunciate altre due persone, indagate per aver ricettato il tablet rubato con il camion.