Proseguiamo la nostra guerra contro i falsi broker, spesso non autorizzati in Unione Europea ma non poche volte con licenza di paesi “facili” come Cipro e Malta, evidenziando le tecniche pubblicitarie usate per accalappiare la clientela.
Oltre le cosiddette “telefonate a freddo” fatte usando liste di utenti comprate in giro e in cui si promette l’impossibile e si evita ogni discorso serio.
L’altro metodo di contatto è quello dei banner pubblicitari e degli annunci sui social network. Ne pubblichiamo alcuni per evidenziare le varie tipologie di messaggio sia dal lato delle immagini, sia da quello delle parole-chiave utilizzate per colpire il bersaglio.
Tutti parlano di poter raggiungere la libertà finanziaria tramite un lavoro da casa capace di generare entrate automatiche e rendite passive.
Sono corredati da immagini che trasmettono gioia e l’aria di chi ce l’ha fatta, con messaggi che affermano che è possibile guadagnare una cospicua somma in breve tempo partendo con un importo esiguo o anche di poter guadagnare uno stipendio mensile in maniera costante.
Queste ultime sono le due aspirazioni, se non proprio le necessità, di una vasta platea di potenziali clienti. Ed ecco che i pubblicitari si insinuano proprio nei punti deboli delle persone.
Ancora, vengono pubblicizzate piattaforme evolute di trading, come anche software “miracolosi” che fanno tutto loro, e i cui segnali basterebbe seguire per poter guadagnare.
E’ sufficiente un po’ di buon senso per capire tutte queste strategie, e di conseguenza capire che bisogna evitare chi si propone in simili maniere.
Anna D’Antuono, consulente legale Aduc