Bonsignore (Cimo Sicilia): riforma della sanità siciliana deve prima passare dal confronto con le organizzazioni sindacali

“La bozza di revisione della Legge 5 del 2009 fatta circolare nei giorni scorsi e pubblicata da alcuni mezzi di informazione, non poteva non suscitare un vero e proprio vespaio”. Lo dichiara in una nota, il segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.                                                                               

“Il contenuto di quello che l’Assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha definito “ipotesi di studio” – aggiunge il dirigente sindacale – era stato, a grandi linee, preannunciato alle organizzazioni sindacali della dirigenza medico-sanitaria nel corso di un confronto tenutosi il 18 settembre scorso, accompagnato dall’impegno di una preventiva consultazione degli stessi sindacati”. “Oggi – evidenzia Bonsignore – viene fuori questa bozza avanzata, quasi un testo di Legge già preconfezionato senza che ci sia stato alcun ulteriore confronto e tanto meno alcuna informazione preventiva. Senza entrare nel merito del testo – conclude Bonsignore –  troppe sarebbero le sottolineature da fare, riteniamo imprescindibile il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che rappresentano gli operatori del settore, sulle cui spalle alla fine verrebbero a ricadere gli effetti della nuova riforma che, a una prima lettura, rischiano di essere devastanti”.