Architetti Catania, tre giorni di workshop per reinventare le aree dismesse della Circumetnea

DALLE AREE DISMESSE DELLA CIRCUM UN’OPPORTUNITÀ DI COLLEGAMENTO ECOSOSTENIBILE TRA AREA PEDEMONTANA E CITTÀ.

Iniziativa promossa da Ordine e Fondazione degli Architetti PPC etnei

 

CATANIA – Più di un semplice workshop, una sfida per la riqualificazione e la rigenerazione delle aree dismesse della Circumetnea nei Comuni di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia. Questo lo scopo di “Mənd_IT – Ricucire lembi urbani” – organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania, con la finalità di individuare soluzioni ecosostenibili di collegamento dell’area pedemontana, proponendosi come volano per una pianificazione futura di sviluppo.

«Il laboratorio sul territorio è una modalità di lavoro e di studio che riteniamo essere molto efficace – spiega il presidente dell’Ordine Sebastian Carlo Greco – nello specifico ci permetterà di accendere i riflettori su un tratto che interessa diversi chilometri che ruotano attorno alle aree dismesse della ferrovia Circumetnea, analizzando il loro impatto sul paesaggio. Un’opportunità per ripensare il loro utilizzo e riconsegnarli alla comunità con nuove finalità, in un percorso mirato ad avviare un’operazione strategica guardando alla mobilità sostenibile».

I 35 partecipanti e i 7 tutor che parteciperanno al workshop internazionale avranno il compito di lavorare su «criticità e potenzialità emerse nei mesi scorsi durante le visite organizzate, che hanno rappresentato una sorta di “antipasto” dei tre giorni di lavoro che li vedranno protagonisti – commenta la presidente della Fondazione Eleonora Bonanno – Una preziosa occasione per porre l’attenzione su quei territori che hanno necessità di interventi e opere di qualità».

«Mobilità dolce che contribuirà certamente a riqualificare le aree, ridurre le emissioni e migliorare i collegamenti delle aree pedemontane con il centro della città, dando continuità ai nuovi tratti della Metropolitana in progetto nei Comuni di Paternò e Adrano», sottolinea Salvo Fiore, presidente di FCE. “Mənd_IT” è stato accolto positivamente anche dalle Amministrazioni comunali di Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia, quale «opportunità di sviluppo attraverso la realizzazione di una cintura di collegamento che possa portare benefici in termini di trasporto, traffico e turismo», commentano l’assessore al PNRR di Adrano Pietro Sciacca e quello ai Lavori Pubblici di Biancavilla Salvatore Di Marzo.

A dare un ritratto dell’attuale situazione delle aree oggetto di studio è stata la relazione del segretario della Fondazione Fabrizio Russo, le cui immagini hanno lasciato spazio alle più intense riflessioni dei resident e dei visiting, che accompagneranno i giovani nel loro percorso progettuale: Francisco Leiva Ivorra (Grupo Aranea), Piero Bruno (Bruno Fioretti Marquez Architect), Vincenzo Riso (Università do Minho) e i docenti dell’SDS Siracusa Fernanda Cantone, Francesco Castagneto, Fabrizio Foti, Carlo Palazzolo e Luigi Pellegrino.

 

A moderare i lavori è stato il consigliere della Fondazione Igor Nastasi.

A patrocinare l’evento: Regione Siciliana, Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, Ente Parco dell’Etna, ARPA Sicilia, Città Metropolitana di Catania, Università di Catania, DICAr UniCT, SDS Architettura Siracusa, Di3A UniCT, Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, FAS, Ordine Ingeneri Catania, Fondazione Ordine Ingegneri Catania, Ance Catania, AIAPP, InArch Sicilia, INBAR, INU, FIAB Catania