Architetti Catania, PUG: contributo tecnico per colmare i gap delle 6 circoscrizioni

La città di Catania con i suoi 295mila abitanti (ISTAT 2024) è un vero e proprio laboratorio per la sperimentazione di politiche di rigenerazione urbana. L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania per contribuire alla stesura del PUG ha presentato un documento al Comune etneo realizzato dal Consiglio e da un Tavolo Tecnico costituito dagli architetti Michele Cristaudo, Salvo Fiorito, Alfredo Lazzaro, Luigi Longhitano, Ignazio Lutri, Maurizio Mannanici, Laura Mannino, Giuseppe Messina, Venerando Russo, Giuseppe Scannella, Maurizio Spina.

Dopo l’introduzione del presidente OAPPC etneo Alessandro Amaro, del vice presidente della Fondazione OAPPC Catania Paolo Licandri e del presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Catania Agatino Spoto – il documento è stato presentato agli iscritti dal consigliere dell’Ordine Antonio Marano e da Laura Mannino. Dopo un partecipato dibattito sono intervenuti in rappresentanza dell’Amministrazione comunale il vice sindaco Paolo La Greca e il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani. Il confronto è stato essenziale per delineare le proposte avanzate per la stesura del PUG.

«L’architetto è al servizio della comunità e ha un ruolo significativo per la pianificazione urbanistica – ha sottolineato il presidente Alessandro Amaro – il nostro contributo per il PUG si affianca alla proposta di istituire tavoli tematici istituzionali con gli Ordini Professionali e di integrare strumenti operativi e politici, con relativo monitoraggio, finalizzati a delineare gli interventi prioritari da attuare nel corso del mandato di ogni Amministrazione con impegni programmatici verificabili».

Gli spunti tecnici del documento evidenziano interventi per la mobilità e i trasporti, per garantire gli spostamenti con mezzi pubblici e collegamenti con le principali arterie stradali: un lavoro da svolgere in sinergia con le municipalità e con i comuni limitrofi. Tema centrale quello delle aree verdi e blu da mappare per ridurre l’impatto delle problematiche idrogeologiche correlate al cambiamento climatico e alla tutela del suolo e dell’ambiente.

«La valenza tecnica del contributo consegnato al Comune dall’Ordine è diversa rispetto a quanto finora raccolto – ha assicurato il direttore Biagio Bisignani – integreremo gli spunti ritagliati a misura della città di Catania nel PUG, per colmare il gap esistente ognuna delle 6 municipalità sarà verificata per le dotazioni standard di mobilità e servizi».

Tra le proposte del documento presentato dagli architetti ci sono l’individuazione di nuove zone 30 e ZTL, estensioni di reti ciclabili, pedonali, ciclopedonali e nodi di interscambio; ma anche piani di “verde tattico”, reti di drenaggio sostenibile, strategie di ripristino, reintroduzione, ampliamento e creazione di ecosistemi in ciascuna circoscrizione della città etnea. Considerato l’alto rischio sismico, l’Ordine propone di agire per la sicurezza dei diversi quartieri con strategie di prevenzione e nuovi spazi aperti multifunzionali integrati nella mappatura del rischio che in emergenza fungano da punti di raccolta e soccorso.

«Il gruppo di lavoro che abbiamo formato è costituito da pianificatori e urbanisti – ha evidenziato il consigliere Antonio Marano – abbiamo sentito il dovere di redigere il documento tecnico per il ruolo esclusivo che ci compete, bisogna sensibilizzare le volontà politiche e intervenire in ogni circoscrizione affinché per ogni quartiere si possano concretizzare dei cambiamenti a breve, medio e a lungo termine. Riteniamo che l’Amministrazione possa individuare gli interventi prioritari da eseguire nel mandato».

«Con il documento preliminare il sindaco durante il suo mandato potrà compiere scelte strategiche e operative – ha sottolineato il vice sindaco Paolo La Greca – assumendo così il cogente valore attuativo introdotto dall’innovazione della legge 19 del 2020. Le priorità: Catania diventerà una città più equa, affronteremo il rischio sismico e climatico, lavoreremo sulla mobilità per favorire l’accesso alle diverse parti della città».

Per la riqualificazione della citta costruita – in ottica sostenibile e antisismica – i professionisti intervenuti hanno auspicato di partecipare allo sviluppo del PUG con competenza e costanza, ritenendo necessarie la lotta all’abusivismo e le condizioni più stringenti per l’utilizzo del suolo. Per gli interventi locali mirati è emersa l’esigenza di agire tenendo conto dei piani del colore, della tutela della bellezza e dei miglioramenti infrastrutturali da estendere alle diverse circoscrizioni, in coerenza con l’identità estetica di ogni scorcio, attivando percorsi partecipativi per garantire lo sviluppo inclusivo e unitario, “in ascolto” rispetto alle esigenze di ogni quartiere della città.