Appello all’Ue e alle Nazioni Unite: fermiamo le selezioni e i respingimenti nei confronti di profughi e migranti

Abbiamo inviato un appello urgente alla Commissione europea, al consiglio dell’Unione europea e all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La Commissione ci ha risposto in tempi record: “Siate certi che non sottovaluteremo il vostro appello”. 

Eccone il testo: “Come sapete, in Italia si è insediato un governo di estrema destra. I suoi proclami su migranti e rifugiati sono drammaticamente chiari: difesa delle frontiere, refoulement (dissimulato), propaganda volta a diffondere sospetto e paura verso i rifugiati sul suolo italiano e sostegno alle ideologie anti-migranti professate dai partiti della destra populista europea. La società civile è fortemente osteggiata da questo governo, a cominciare dalle navi delle ONG o da noi difensori dei diritti umani. È invece importante che la società civile europea sia unita e continui a sostenere la Carta dei diritti umani nell’Ue, la Convenzione di Ginevra del 1951, le leggi che tutelano chi fugge da crisi umanitarie. Per questo rivolgiamo un appello urgente alle istituzioni europee e all’UNHCR affinché stigmatizzino e sospendano la selezione dei migranti a bordo delle navi ONG. Al termine di queste procedure inique, solo ai migranti ritenuti vulnerabili (in base, fra l’altro, a valutazioni frettolose e inaccurate) viene concesso il diritto di sbarco in Italia. Questa selezione ci riporta a tempi bui e atroci e non è accettabile che nell’Unione Europea dei diritti si assista a certi abusi, che sono evidentemente operazioni di refoulement. Se le istituzioni virtuose non intervengono al più presto, a questo provvedimento contro i profughi e le navi delle ONG ne seguiranno altri e altre forze populiste e intolleranti adotteranno il modello dell’Italia, con l’avvento di una nuova una crisi di civiltà nell’Unione europea, dove è già in corso una guerra terribile, un’aggressione che non riusciamo a fermare e ci vede costretti ad assistere alla distruzione di una nazione e al progetto di annientamento di un popolo. Noi dobbiamo essere dalla parte della civiltà e in nessun caso dobbiamo renderci responsabili di una “guerra” contro migranti e rifugiati, che invece abbiamo il dovere di proteggere. Grazie dell’attenzione: siamo convinti che interverrete senza esitazioni.

Cordiali saluti, Roberto Malini, Dario Picciau, Glenys Robinson – Gruppo EveryOne”.

 

Illustrazione digitale di R. Malini