L’Antitrust, in merito all’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo, ha dichiarato oggi di non aver rilevato criticità concorrenziali.
“Una pessima e un’amara notizia, oltre che una delusione! Vuol dire che i nostri esposti sugli algoritmi, presentati fin dal settembre 2023 e l’indagine conoscitiva dell’Antitrust durata oltre due anni, essendo stata avviata il 14 novembre 2023, sulla quale siamo intervenuti presentando le nostre osservazioni e chiedendo precisi interventi, non sono bastati a bloccare le evidenti speculazioni sulle rotte da e per la Sicilia e la Sardegna” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“A questo punto, come avevamo chiesto nell’ambito del ddl concorrenza, urge una modifica legislativa dell’art. 1 del decreto legge n. 104/2023, che, come avevamo all’epoca denunciato, è comunque troppo fiacco, dato che consente all’Antitrust di intervenire non sulla mera speculazione, ma solo se viene accertato un coordinamento algoritmico delle tariffe praticate dalle compagnie nel settore aereo che facilita o attua un’intesa restrittiva della concorrenza o un abuso di posizione dominante. Se non si prova l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, l’Antitrust ha le mani legate. Per questo urge l’introduzione del concetto di prezzo anomalo e una normativa molto più stringente i rincari abnormi e ingiustificati” conclude Dona.
