“Stiamo assistendo a una pericolosa sottovalutazione nei confronti dell’abuso non medico dei farmaci analgesici oppioidi da parte dei servizi, ancora troppo orientati verso la più tradizionale eroina” sottolinea il Prof. Fabio Lugoboni, Presidente di CLAD Onlus e Direttore del Servizio di Medicina delle Dipendenze dell’Ospedale di Verona.
“A nostro parere è solo questione di tempo perché le organizzazioni criminali si organizzino per la sua distribuzione. In Italia è stato appena certificato il primo decesso da nitazeni, oppioidi sintetici ancora più letali del fentanyl. L’allarme arriva dal procuratore capo di Bolzano, Axel Bisignano, che durante una conferenza stampa ha illustrato i dettagli di un’inchiesta avviata circa dodici mesi fa in seguito al decesso di un giovane di 28 anni a Brunico.
L’arrivo di nuove droghe potrebbe avere conseguenze drammatiche. Basta guardare la situazione negli Stati Uniti: le overdosi da Fentanyl sono aumentate del 600% negli ultimi otto anni a causa dell’uso combinato di oppioidi con sostanze stimolanti come cocaina e metanfetamina. Il che rende ancora più complesso l’uso di antagonisti come il narcan per invertire l’overdose.
È inoltre un errore pensare che il consumo e l’abuso interessino solo i giovani: i dati ci dicono che le overdosi sono in aumento proprio tra adulti e anziani. Gli Stati Uniti sono per noi una lezione importante giacché si trovano nella quarta ondata di crisi – iniziata nel 2015 – di quelli che da farmaci per il trattamento del dolore si sono trasformati in sostanze da abuso”. L’argomento è emerso nel corso della presentazione del Manuale per le Dipendenze Patologiche più famoso in Italia.
L’abuso e il trattamento della dipendenza da oppioidi e da fentanili è uno degli argomenti trattati in IN SUBSTANCE è il Manuale delle Dipendenze Patologiche (edito da CLAD Onlus nel 2018) per la prima volta tradotto in inglese. Composto da 19 capitoli e quasi 900 pagine è il manuale italiano di riferimento in medicina delle dipendenze che ha visto l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona essere la prima ad istituire un servizio specialistico e mettere a disposizione dei posti letto. Un testo unico, da sempre gratuito, senza sponsor, multidisciplinare e destinato a diverse figure sanitarie, nato dalla volontà di dare strumenti utili.
I dati statunitensi: una recente analisi [1] riferita durante un meeting dell’American Society of Anesthesiologists a San Antonio, Texas, ha analizzato i dati di 405mila certificati di morte stilati tra il 1999 e il 2023 che indicavano il fentanyl come causa del decesso. Gli anziani erano rappresentati in più di 17mila casi. Le morti da overdose sono schizzate al 660% tra il 2015 e il 2023 per gli over 65 e del 250% tra i giovani adulti (tra 25 e 64 anni).
Tra le persone con più di 65 anni la morte da overdose da Fentanyl ha avuto un incremento passato dal 9% del 2015 al 50% del 2023.
“Nonostante la loro diffusione e le gravi conseguenze a livello individuale, familiare e di salute pubblica, le dipendenze non hanno ancora lo status accademico che ne riconosca la specializzazione” dichiara il Prof. Umberto Nizzoli, Psicoterapeuta già direttore dipartimento salute mentale e Dipendenze Patologiche Ausl di Reggio Emilia.
“Ecco, quindi, un testo destinato a far parte del curriculum di chi si occupa professionalmente di dipendenze. Un testo completo da una prospettiva bio-psico-sociale, che copre eziologia, genetica e relazioni, prevenzione, trattamento e risultati.
Una risorsa per professionisti di tutto il mondo”.
“Con la traduzione del manuale In sostanza vogliamo lanciare un appello e un invito all’azione a collettività, governi e agenzie internazionali ad aumentare le risorse stanziate per la salute mentale perché senza quella non ci può essere salute fisica” interviene il Dottor Lorenzo Zamboni, Psicologo e Psicoterapeuta delle Dipendenze presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona. “Pensiamo alla depressione che può portare al consumo di alcol e sostanze come tentativo di autocura per alleviare i sintomi ma che a cascata porta alla dipendenza, malattie infettive, cirrosi, cancro al fegato, e mortalità prematura. Un ascensore che porta dritto all’inferno’.
Per contenere i danni è fondamentale la formazione di operatori e sanitari, e sappiamo che è un costo che molti non si possono permettere, ecco perché la versione inglese di IN SUBSTANCE sarà distribuita gratuitamente.
