
L’allarmante aumento degli abbandoni di cani e gatti, come evidenziato dai recenti dati della provincia di Treviso, non è solo una questione di inciviltà individuale, ma il sintomo di una falla sistemica. Commenta Gabriella Caramanica Segretario nazionale del partito politico REA, sottolineando che le leggi, seppur inasprite, si rivelano inefficaci quando manca un’azione di prevenzione e controllo a monte. Non basta sanzionare chi abbandona; è indispensabile agire sulle cause e sulle responsabilità delle amministrazioni preposte.
Le ASL veterinarie, in particolare, sono il punto chiave di questo sistema. Sono le autorità competenti a cui spetta il compito di garantire la corretta applicazione delle norme. L’obbligo di microchip per i cani e le campagne di sterilizzazione per contrastare il randagismo felino sono strumenti essenziali, ma diventano inutili senza un’adeguata supervisione.
Chiediamo con forza una modifica della legge che renda le amministrazioni come le ASL veterinarie non solo responsabili dei controlli, ma anche direttamente sanzionabili in caso di negligenza. Se un’alta percentuale di cani ritrovati non è dotata di microchip obbligatorio, o se le colonie feline non sono gestite efficacemente, significa che il sistema di controllo non sta funzionando.
È ora di passare da una logica di intervento a una di prevenzione. Le istituzioni devono farsi carico della loro responsabilità, garantendo che le normative esistenti vengano applicate rigorosamente. Solo così potremo iniziare ad arginare seriamente la piaga degli abbandoni e tutelare la vita di migliaia di animali innocenti. Conclude Caramanica.