A Milano e a Firenze la singola si cerca anche in provincia. Il caro affitti porta i fuorisede a essere anche pendolari

woman in front of the window of a real estate agency

Chi è alla ricerca di una stanza singola in una delle grandi città universitarie italiane quest’anno dovrà faticare parecchio, e soprattutto allargare i cordoni della borsa. Infatti, com’è emerso dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, business unit di Immobiliare.it specializzata in studi di mercato, la domanda è aumentata del 45% rispetto allo scorso anno e i prezzi si sono alzati di oltre il 10%.

Immobiliare.it ha voluto indagare se, visti i rialzi, nell’ultimo mese studenti e genitori abbiano abbandonato l’idea della stanza in città per concentrare la loro ricerca nella provincia, a caccia di un’alternativa più vantaggiosa. Per farlo ha analizzato l’andamento della domanda di singole ad agosto 2022 rispetto al mese precedente nella provincia di quattro tra le più frequentate città universitarie del Paese: Milano, Padova, Bologna e Firenze.

La ricerca di stanze si sposta in provincia?

Non sempre. Le provincie di Milano e Firenze in effetti hanno evidenziato una crescita significativa nella domanda di singole rispetto al mese precedente: +39% per le aree limitrofe al capoluogo meneghino e +14% per quelle circostanti il capoluogo toscano. In accordo con questo dato l’offerta si è ridotta: lo stock di stanze è calato rispettivamente del 3% e del 5%.

I prezzi, come ci si può aspettare, sono molto più convenienti rispetto al centro città. Se a Milano per una singola il prezzo medio richiesto è di 620 euro al mese – ma si toccano punte di oltre 800 euro nel Centro Storico – nella provincia la richiesta si abbassa a 472 euro, quasi il 25% in meno.

Nella provincia di Firenze, invece, rispetto al centro si spendono in media 100 euro in meno al mese per una stanza tutta per sé (351 vs. 451 euro).

In controtendenza le provincie di Bologna e Padova, che risultano invece poco attrattive (la domanda è in flessione del 39% e del 33% mese su mese). Per quanto riguarda Bologna, la bassa disponibilità di alloggi nei dintorni dell’università fa sì che, anche uscendo dalla città, il prezzo di una stanza non subisca grosse variazioni, rendendo di fatto poco conveniente scegliere di risiedere nella provincia. Qui infatti, per una singola, vengono richiesti di media 407 euro, con una differenza di soli 40 euro rispetto al capoluogo. A Padova invece la differenza di prezzo si avverte: fuori dal comune si spende il 25% in meno (341 euro), tuttavia, rispetto allo scorso anno, l’offerta di stanza in città è quasi raddoppiata, superando la domanda e rendendo di fatto abbastanza semplice per i fuorisede trovare una sistemazione vicina al polo universitario.