GENOVA: OPERAZIONE VENERDì NERO

La Guardia di Finanza di Genova, nell’ambito dei servizi programmati di controllo economico del territorio ed in attuazione di un più ampio dispositivo di contrasto alla contraffazione e alla tutela del made in Italy predisposto in prossimità dell’evento comunemente denominato “Black Friday”, a salvaguardia del corretto funzionamento del mercato dei beni e dei servizi, ha scoperto due magazzini del falso ubicati nel centro storico cittadino, nelle immediate vicinanze di via Balbi, e sequestrato oltre 24.000 articoli di moda recanti marchi contraffatti, pronti per essere venduti nelle piazze e nei luoghi di maggior afflusso di cittadini e turisti. Gli interventi delle Fiamme Gialle genovesi, che testimoniano la continua azione di contrasto alle condotte illecite di contraffazione di marchi e di immissione in commercio di prodotti non sicuri, hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 5 responsabili per i reati di ricettazione, introduzione, produzione e commercializzazione nello Stato di prodotti con segni falsi, due dei quali anche per violazione alle norme sull’immigrazione. All’interno dei magazzini venivano trovati i soggetti di cui sopra mentre erano intenti alla conversione di prodotti neutri in prodotti contraffatti. Sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi macchinari utilizzati per la falsificazione di famosissimi marchi di moda, come presse, macchine cucitrici e cliché, a testimonianza della complessa organizzazione fondante la filiera del falso sul territorio genovese. Le attività operative in materia di contrasto alla contraffazione dei Reparti del Corpo e delle altre Forze di Polizia, sono supportate dall’analisi dei dati forniti dal Sistema Informativo Anti Contraffazione della Guardia di Finanza (SIAC), una piattaforma informatica plurifunzionale che è anche liberamente accessibile al pubblico attraverso l’apposito sito internet (https://siac.gdf.it), per offrire ai cittadini informazioni e consigli utili sul mondo della contraffazione. Il sistema consente ai titolari dei marchi di concorrere fattivamente nel contrasto dei traffici illeciti sul territorio, mediante la condivisione di dati ed elementi utili per riconoscere i prodotti veri da quelli falsi.