
Gli italiani sono sempre più “cicale” e meno “formiche”, ossia tendono a spendere di più nell’immediato riducendo la propensione a mettere da parte in vista del futuro. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi da Acri-Ipsos, secondo cui torna ai livelli pre-crisi la quota di coloro che preferiscono godersi la vita senza pensare a risparmiare.
“La trasformazione dei cittadini da formiche a cicale era stata già certificata dall’Istat, che ha registrato nel secondo trimestre del 2017 una propensione al risparmio delle famiglie ai livelli minimi dal 2012 – spiega il presidente Carlo Rienzi – Dopo gli anni della crisi economica che hanno creato enorme incertezza sul futuro portando le famiglie a ridurre drasticamente gli acquisti e a mettere da parte i soldi, si registra finalmente una inversione di tendenza e una importante modifica dei comportamenti degli italiani, sempre più protesi al consumo e meno al risparmio. Attenzione però ai “fuochi di paglia” – avvisa Rienzi – In tale delicata fase la ripresa va consolidata e i consumi delle famiglie sostenuti, perché basta poco per cancellare i segnali positivi fin qui registrati e riportare gli indicatori economici indietro di anni”.