
Al netto di tutte le difficoltà dovute a un momento storico di crisi economica, c’è un problema di squilibrio in Italia tra chi vive di privilegi e chi invece non ha opportunità. C’è chi, infatti, un lavoro ce l’ha ed è intoccabile, qualsiasi cosa faccia. Ci sono categorie che non sono incentivate a fare sempre meglio il proprio lavoro e che in certi sindacati vedono sempre un baluardo di tutela senza se e senza ma. Altri invece, i giovani in particolare, costruiscono profili professionali di grandissima qualità per poi non avere opportunità di essere messi alla prova, oppure per vedersi impegnati in percorsi professionali brevi e senza futuro strutturale, senza investimento. Questo è uno squilibrio che oggi l’Italia non può più permettersi.