FORZE DELL’ORDINE POSSONO SCEGLIERE SOLO SE FARSI UCCIDERE O ANDARE IN CARCERE

“Farsi uccidere o andare in carcere: è questa l’unica opzione disponibile per le Forze dell’Ordine che si trovano ad affrontare un criminale che tenta di attentare alla loro vita. A dimostrarlo è l’assurda vicenda di un Carabiniere di Ancona, per il quale il pm ha chiesto una condanna ad un anno e 8 mesi di reclusione per aver sparato ad un’auto carica di banditi che cercava la fuga e voleva investire i suoi colleghi ad un posto di blocco”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Potrebbe costare cara al Carabiniere – prosegue Maccari – la scelta di salvare la vita ai propri colleghi sparando quattro colpi contro la Mercedes che stava per travolgerli a tutta velocità, per la casuale fatalità di un proiettile che, di rimbalzo, ha colpito un ladro albanese uccidendolo. L’ulteriore beffa è la richiesta di risarcimento da due milioni e mezzo di euro avanzata dalla famiglia del bandito, e che siamo certi che il nostro premuroso governo non esiterà a staccare il generoso assegno nel più breve tempo possibile, per poi rivalersi sul Carabiniere. Evidentemente per qualcuno la vita di chi veste una divisa non vale nulla e chi la difende è considerato un criminale da buttare in galera. Dopo l’assurda richiesta del pm, vorremmo essere fiduciosi nell’operato della magistratura giudicante, purtroppo temiamo che il Carabiniere che ha salvato la vita ai suoi colleghi, dopo il supplizio di un estenuante e costoso processo pagherà per aver fatto il proprio dovere, mentre i banditi se la caveranno con uno scappellotto da parte del giudice e torneranno presto per strada a rubare ed a forzare posti di blocco. Purtroppo le Forze dell’Ordine non sono messe in condizione di fare il proprio lavoro e non hanno alcun tipo di tutela. Solo il loro senso del dovere, di cui lo Stato abusa, li spinge a non voltarsi dall’altra parte di fronte ad un episodio criminale”.