TRIESTE: SEQUESTRATI OLTRE 13 KG. DI MARIJUANA

Prosegue senza sosta l’attività di contrasto ai traffici illeciti sviluppata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste. I militari del II Gruppo, che operano presso il porto giuliano, hanno sequestrato un rilevante carico di marijuana nascosto all’interno di un “doppio fondo” trovato a bordo di una vettura albanese proveniente dalla Grecia, appena sbarcata presso il terminal passeggeri dell’ormeggio 57 del Porto di Trieste. Selezionato attraverso l’analisi di rischio che passa al setaccio tutti i numerosissimi autoveicoli, camion e container in entrata ed in uscita dagli spazi portuali, l’automobile albanese è stata fermata per essere sottoposta a controllo. Il conducente, K.L. albanese di 26 anni, riferiva verbalmente che stava venendo in Italia per sottoporsi ad accertamenti medici da un fantomatico specialista, il cui nome non risultava presente nemmeno sulla rete web, senza, peraltro, portare al seguito alcuna cartella, referto o medicinali. Durante l’ispezione, condotta con il prezioso ausilio di Acab, uno dei più esperti cani antidroga in forza alle Fiamme Gialle triestine, i militari hanno rilevato il particolare interessamento del collega a quattro zampe che fiutava qualcosa di sospetto in prossimità del sedile posteriore del mezzo. Continuando nella meticolosa perquisizione, il successivo e più attento esame ha consentito di rilevare che il mezzo celava un “doppio fondo”, chiuso con un portello comandato elettricamente, che si sviluppava per tutta l’estensione dello schienale del divano posteriore I Finanzieri hanno scoperto che, all’interno del vano occulto, erano nascosti ben 21 involucri ricoperti di cellophane ove, sotto uno strato di polvere di caffè utilizzato per tentare di camuffare le tracce olfattive, era contenuto un quantitativo di marijuana complessivamente pari a kg. 13,423 che veniva sottoposto a sequestro. I Finanzieri procedevano altresì all’arresto del cittadino albanese che è stato tradotto presso la Casa Circondariale di via del Coroneo a Trieste, a disposizione della locale Procura della Repubblica. Al minuto spaccio, la sostanza stupefacente, destinata con molta probabilità a rifornire il mercato delle grandi città, avrebbe potuto portare ad un illecito ricavo di oltre 150.000,00 euro. L’attività svolta conferma la particolare sensibilità del contesto operativo portuale di Trieste, vera e propria cerniera di collegamento con i Paesi del Mediterraneo, attraverso la quale possono tentare di insinuarsi anche gli interessi illeciti. La Guardia di Finanza, da sempre in prima linea nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, continua ad essere particolarmente impegnata nei controlli dei flussi in transito via terra e via mare, ancor più in ragione della collocazione geografica della provincia giuliana e del suo porto, canali di transito privilegiato per i traffici illeciti in genere e, in particolare, in questa occasione per sostanze psicotrope.