
Nello scorso aprile il Misery Index Confcommercio calcolato dall’Ufficio Studi Confcommercio ha toccato quota 18,5 punti, tre decimi di punto in più rispetto al mese precedente, un aumento che dipende sia dall’aumento della disoccupazione che dal rallentamento del calo dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto (-0,9% contro il -1,1% di marzo). L’Ufficio Studi sottolinea che "il dato si inserisce in un contesto congiunturale che, seppure in complessivo miglioramento, presenta elementi d’incertezza riguardo i futuri andamenti occupazionali" e che "la presenza di un contesto meno negativo sta spingendo parte degli inattivi a compiere, con maggiore frequenza rispetto al passato, azioni di ricerca di un’occupazione ampliando l’area della disoccupazione ufficiale", tanto che è possibile calcolare al 15,3% il tasso di disoccupazione estesa.