CONTROLLI AL TRAFORO DEL MONTE BIANCO CON AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

In occasione del Salone dell’Auto di Ginevra (“Geneva International Motor Show”), i Finanzieri del Gruppo Aosta ed i Doganieri della Direzione Regionale della Valle d’Aosta hanno intensificato i controlli in entrata ed uscita Stato attraverso il Traforo del Monte Bianco, volti a individuare valuta non dichiarata e sostanze stupefacenti. L’operazione, promossa dalle Dogane di Aosta, ha già portato alcuni risultati di servizio nel corso dei controlli effettuati nello scorso fine settimana: alcuni grammi di marijuana sequestrati ad un cittadino Austriaco in ingresso Stato (al quale è stata anche ritirata la patente poiché conducente dell’auto) ed il sequestro di un’autovettura Porsche Cayenne per contrabbando. Il mezzo, intestato ad una società svizzera e con targa elvetica, era condotto da un cittadino italiano, stabilmente residente sul territorio nazionale. L’auto, pertanto, avrebbe dovuto essere “sdoganata”, attraverso il pagamento dei relativi dazi e dell’I.V.A., oppure essere accompagnata da una dichiarazione contenente l’autorizzazione all’utilizzo da parte della società estera a favore del cittadino italiano. Nessuna delle due condizioni era stata soddisfatta e, pertanto, l’auto è stata sequestrata. Il verbale, di natura prettamente amministrativa a seguito della depenalizzazione operata dal D.Lgs. n. 8/2016, prevede una sanzione da 5.000 a 50.000 Euro, oltre ai diritti doganali complessivamente dovuti, pari a € 3.420,00, di cui € 1.000,00 a titolo di Dazio e € 2.420,00 a titolo di I.V.A.. Oltre all’ormai consolidata presenza dei cani antidroga del Gruppo Aosta, nella giornata odierna farà il proprio debutto sul territorio della Regione Valle d’Aosta il “cash dog” della Guardia di Finanza, “in prestito” dal vicino Piemonte. Zeby, un labrador arruolato nelle Fiamme Gialle, è in grado di fiutare le banconote e contrastare, così, il traffico illegale di valuta. Analogamente a quello che succede con l’addestramento dei cani antidroga, anche i “cash dog”, fin da cuccioli, grazie al loro fiuto formidabile, sono abituati a cercare le banconote, anche a distanza, nascoste nei doppifondi dei veicoli, dei bagagli ovvero occultate nei modi più stravaganti. Per allenarli al caratteristico odore delle banconote viene usato il denaro deteriorato che viene ritirato e sminuzzato dalla Banca d’Italia. Anche per loro, il lavoro dei "cash dog" ha la caratteristica del gioco: ad ogni ritrovamento il conduttore regala loro una pallina da tennis e il prezioso impegno diventa sempre un’occasione di grande divertimento per l’animale.