FATTURE FALSE: SETTE PERSONE DENUNCIATE PER UNA FRODE DA OLTRE 10 MILIONI DI EURO

La Guardia di Finanza di Genova, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha scoperto un ingegnoso sistema di frode fiscale architettato da alcuni contribuenti i quali, attraverso “teste di legno” compiacenti, hanno ottenuto indebite detrazioni d’imposta utilizzando fatture emesse a fronte di operazioni commerciali in realtà mai avvenute. I Finanzieri hanno controllato una società posta in liquidazione nel 2007 che, al termine della sua vita operativa, era stata “delocalizzata” dalla Lombardia al capoluogo ligure solo al fine di emettere fatture false a vantaggio di alcuni imprenditori. Questi ultimi hanno potuto così beneficiare, senza averne titolo, di cospicui vantaggi fiscali, ponendo quindi in essere un meccanismo di evasione fiscale sia dell’IVA che delle imposte sui redditi. La società oggetto di indagine non aveva presentato le dichiarazioni dei redditi negli ultimi 7 anni ed era intestata a una “testa di legno”, un anziano pluripregiudicato genovese che attualmente versa in precarie condizioni di salute e che percepiva modeste somme di denaro. Il reale gestore della società era un altro pluripregiudicato già condannato numerose volte per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e altri reati. Nel corso del controllo è stato appurato che le società utilizzatrici delle fatture false erano ubicate fuori regione ed erano anch’esse intestate a “teste di legno” che, dietro corresponsione di modici compensi, erano asservite alle decisioni di altri soggetti che gestivano “di fatto” le aziende.