Inflazione: calano ancora energetici, si spera in effetto positivo sui consumi

I dati diffusi oggi dall’Istat sull’andamento dell’inflazione a settembre evidenziano, a livello congiunturale, ancora una tendenza alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici e dei servizi di trasporto ad essi collegati, oltre che di quelli sul settore della ricreazione e degli spettacoli. Aumentano invece gli alimentari non lavorati, condizionati probabilmente da fattori stagionali, dalla situazione internazionale di alcuni mercati di materie prime e dal crollo della produzione degli olii d’oliva lo scorso anno. Comunque, da diversi mesi l’ortofrutta registra consistenti tassi di crescita dei prezzi.

A livello tendenziale, il dato del 0,2 rispecchia quello tra giugno ed agosto ed è come previsto dovrebbe essere il dato 2015, sostanzialmente invariato rispetto al 2014. I beni registrano un tendenziale di -0,5 ed i servizi di + 0,9 (quindi il differenziale è abbastanza elevato, pari ad 1,4%). L’auspicio è quello che la tendenza al ribasso del prezzo dei beni energetici, produca un effetto sui bilanci delle famiglie, liberando risorse da destinare ai consumi.