SI ESTENDE IL RICORSO A METODO FRAUDOLENTO DI EMISSIONE DEGLI SCONTRINI

Nei giorni scorsi la Tenenza di Mondovì ha concluso un’ispezione nei confronti di un negozio gestito da cittadini della Repubblica Popolare Cinese, contestando elementi positivi di reddito non dichiarati per quasi 100.000 euro. L’operazione trae origine da quanto scoperto da un finanziere che, fuori dal servizio, pagato con il bancomat un articolo comprato presso l’esercizio commerciale in argomento, riceveva uno scontrino riportante tutti i dati previsti dalla normativa vigente in materia fiscale ad eccezione del logotipo in calce allo stesso, sostituito da un più generico “M.F.”. Dopo alcuni giorni, una pattuglia delle Fiamme Gialle monregalesi impegnata in un servizio di controlli strumentali ha approfondito la segnalazione. Dopo reiterate richieste da parte dei finanzieri, il responsabile della ditta, rivelava la procedura attraverso la quale, tramite un semplice tocco sul monitor del computer collegato alla stampante fiscale veniva emesso da una seconda stampante un documento che apparentemente sembrava fiscale, ma di fatto privo del logotipo “MF”. Ulteriori approfondimenti, eseguiti con l’ausilio dello sviluppatore del software gestionale in uso, consentiva di acquisire agli atti del controllo la contabilità di magazzino dell’azienda, parallela a quella ufficiale. Dall’incrocio dei dati emergeva che dalla data di apertura, avvenuta a meno di un anno di distanza, la società avrebbe omesso di contabilizzare un imponibile di circa 100.000,00 €. Alla parte è stata altresì contestata la mancata emissione di uno scontrino fiscale per ogni giorno di effettiva apertura dell’esercizio pari a 361 giorni. Tale metodologia fraudolenta, particolarmente insidiosa, è già emersa in altre realtà territoriali, ma non era mai stata riscontrata in Provincia. In un’ottica di collaborazione tra istituzioni e cittadini, sarebbe auspicabile che i consumatori, oltre a richiedere il rilascio dello scontrino, ponessero attenzione agli elementi in esso indicati, tra cui il logotipo, e, in caso di assenza dello stesso, ovvero di
altri elementi caratteristici, quali il numero di partita IVA o i riferimenti all’operazione del giorno, non indugiassero a prendere contatti con il numero di pubblica utilità “117”.