
Caldo intenso e l’afa che stanno investendo l’Italia in questo inizio di luglio, con i maggiori effetti al Centronord, riportano alla mente la terribile estate del 2003, in assoluto il periodo più caldo della nostra storia recente. Ma questo paragone è corretto? Quanto la situazione attuale è simile a quella di 12 anni fa?
L’Anticiclone Nordafricano fu l’assoluto protagonista dell’estate 2003, con gravi conseguenze: in quei mesi si stima che il caldo afoso abbia determinano in Europa un incremento di decessi, soprattutto tra le persone anziane, di 25000/30000 individui. E la siccità colpì pesantemente anche la nostra agricoltura, con un susseguirsi di appelli a contenere il consumo di acqua. Coltivazioni tipiche, come il mais, vennero infestate da micotossine a causa delle alte temperature.
Anche questa intensa ondata di caldo, come sempre accade in questi casi, ha come causa l’espansione verso il Mediterraneo e l’Europa centrale dell’Anticiclone Nordafricano. E la stagione estiva è iniziata con temperature superiori alla norma in molte regioni: non sono mancati dei periodi più freschi, ma poi il caldo ha subito una vera e propria impennata dal 1° luglio!
La caratteristica che ha reso eccezionale e unica l’estate del 2003 è stata invece la persistenza delle ondate di caldo, che si sono susseguite sull’Italia quasi senza interruzione da maggio fino a settembre. Il seguente dato rende bene l’idea della persistenza del caldo: nell’arco dei tre mesi di giugno, luglio e agosto del 2003, a Milano, i giorni con temperatura massima inferiore a 30 gradi sono stati solamente sette!
Niente di paragonabile quindi con il caldo di quest’anno? Non del tutto, perché se si prendono in considerazione le temperature massime assolute del Centronord, i picchi previsti per i prossimi giorni potrebbero superare quelli registrati nel luglio 2003, quando a Milano si toccarono 35,3 °C, a Bologna 37 °C e a Firenze 38,1 °C. Ben diversa invece la situazione al Sud e nelle Isole, zone risparmiate al momento dal nucleo più rovente della massa d’aria africana.
Quelli registrati nell’agosto 2003 invece si annunciano come dei valori termici, in qualche caso dei record storici, ben più difficili da raggiungere, anche se ad oggi nessun meteorologo è in grado di prevedere l’entità di eventuali ondate di caldo in arrivo fra un mese o più sull’Italia. In quel terribile agosto i termometri salirono fino a 39,3 °C a Milano, 39,5 °C a Bologna e ben 41,1 a Firenze.
Prendiamo come esempio la città di Milano. Il mese di Giugno è stato mite rispetto a quello del 2003, quando i giorni in cui le temperature superarono i 32 gradi furono ben 14. Il mese di Luglio, finora, fu invece caratterizzato da solo un giorno con temperature oltre i 32, mentre finora i giorni di caldo intenso sono già 6.
Non si sa ancora come potrebbe essere il mese di agosto. Nel 2003 ha fatto registrare una temperatura massima di 39,3°C, record massimo del mese di agosto per il capoluogo lombardo
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