SCUOLA: SU PRECARIATO RIFORMA NON BASTA, CODACONS SCEGLIE LA STRADA DEL RICORSO

La riforma della scuola del Governo Renzi non risolve in modo sufficiente il nodo del precariato. Le assunzione annunciate con il ddl Buona scuola, infatti, non sanano le situazioni pregresse, e non riconoscono pienamente i diritti dei docenti. “Provvedere a nuove assunzioni non cancella anni e anni di abusi sul fronte del lavoro cui sono stati sottoposti gli insegnanti italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’unica strada in grado di garantire pieno riconoscimento ai diritti dei docenti precari, è quella del ricorso in tribunale, al fine di ottenere il risarcimento affermato dalla giustizia”. Solo così, infatti, sarà possibile conseguire gli indennizzi per i mancati scatti di anzianità e per tutti gli altri danni economici legati all’abuso nel ricorso ai contratti a termine da parte della P.A., prorogati di anno in anno. Il Codacons ricorda che finora, grazie ai ricorsi collettivi avviati dall’associazione, oltre 2.200 docenti precari si sono visti riconoscere circa 3 milioni di euro complessivi di risarcimento. “La vera BuonaScuola è quella di chi come noi si batte per tutelare pienamente i diritti degli insegnanti – prosegue Carlo Rienzi – Per tale motivo invitiamo i precari della scuola a non arrendersi e aderire alle azioni legali intraprese dal Codacons”.