GLI NEGANO IL RINNOVO DELLA PATENTE PERCHÉ OMOSESSUALE

"Una vicenda che ha dell’incredibile e che, se confermata, ci restitituirebbe il ritratto di una vera e propria vessazione di Stato ai danni di una persona omosessuale": Flavio Romani, presidente di Arcigay, interviene allarmato sulla storia denunciata questa mattina da Agitalia e rilanciata dalle agenzie di stampa, di un ventinovenne pavese a cui sarebbe stato negato il rinnovo della patente per il suo orientamento sessuale, dopo che per lo stesso motivo, tempo addietro, gli era stato negato anche l’accesso al corpo di Polizia. "Solo poche settimane fa – dice Romani – la Corte di Cassazione si era pronunciata su una vicenda del tutto analoga, stabilendo non solo l’illegittimità di quel rifiuto ma anche il danno provocato alla persona che ne era stata destinataria e che per questo dovrà essere adeguatamente risarcita. Nonostante quella sentenza e soprattutto a dispetto dell’articolo 3 della nostra Carta costituzionale, un altro funzionario pubblico, un medico del servizio sanitario nazionale, e di conseguenza la prefettura di Milano, mettono in campo un altro provvedimento del tutto simile a quello sanzionato dalla Suprema Corte, ideologico, illegale e profondamente lesivo della dignità di un cittadino. Questo perseverare – protesta Romani – ha del diabolico: siamo di fronte a un atto sfacciatamente persecutorio che forza qualsiasi regola e indebolisce lo Stato e le sue istituzioni. Per questo, nell’attesa che i Ministri competenti rispondano nel merito all’interrogazione depositata dall’onorevole Zan (PD), chiediamo il fermo intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché nel suo ruolo di garante della Costituzione faccia ciò che è necessario per ristabilirne il pieno rispetto".