Calo degli infortuni nell’artigianato, meglio del calo nel totale imprese

Nel 2013 gli infortuni sul lavoro denunciati dalle imprese non agricole scendono dell’8,3%, pari a 48.428 casi in meno su base annua, con l’artigianato che mostra un calo più accentuato pari al 13,0%, pari a 10.229 casi in meno. La comparazione tra i principali paesi dell’Eurozona relativa al tasso standardizzato di incidenza infortunistica delle imprese di Eurostat evidenzia che nel 2012 l’Italia presenta l’incidenza infortunistica più bassa: 1.717 infortuni ogni 100.000 occupati, valore sensibilmente inferiore rispetto a quello di Germania (2.630), Francia (2.695) e Spagna (2.953). Dal 2008 i due cicli recessivi hanno influito sulla riduzione degli infortuni. Tenuto conto delle forti oscillazioni nelle ore lavorate per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, quali la Cassa Integrazione Guadagni l’analisi dell’Ufficio Studi Confartigianato ha esaminato l’incidentalità correggendo il numero dei dipendenti potenzialmente esposti in funzione dei dipendenti in CIG a zero ore, il ‘tiraggio’ della CIG e l’orario medio di lavoro. Sulla base di tale procedimento, si conferma la riduzione dell’incidenza degli infortuni nelle imprese sui corrispondenti occupati stimati effettivamente in attività nel periodo analizzato: tra il 2008 e il 2013, infatti, tale incidenza è diminuita del 28,1%.