FONDI UE. Potranno accedervi anche i liberi professionisti

Per la prima volta dopo anni, i liberi professionisti beneficeranno dei contributi Ue. E’ stato Antonio Tajani, commissario all’Industria e vicepresidente della Commissione Ue, a parlare del programma studiato per loro e a spiegare che i professionisti europei devono essere considerati imprese a tutti gli effetti; d’altro canto, sono circa 3,7 milioni, hanno un giro d’affari di circa 560 miliardi e – soprattutto – danno lavoro a 11 milioni di persone.

Di conseguenza, al pari delle aziende, possono rappresentare i destinatari naturali di qualunque genere di fondo. Tajani, per esempio, ha menzionato il piano Cosme, che ha in dotazione 2,3 miliardi di euro per migliorare la competitività delle Pmi, e l’Orizzonte 2020, con 80 miliardi in pancia destinati a innovazione e ricerca.

Non è affatto escluso, quindi, che in futuro in professionisti diventino beneficiari, oltre che dei fondi, di specifiche iniziative che insegnino loro come accedervi; altresì, potrebbero essere invitati ai Forum a cui, attualmente, partecipano le Pmi per aggiornarsi sui metodi di finanziamento. Infine, gli strumenti per l’internazionalizzazione saranno studiati anche a loro uso e consumo.