Gioco online, nel 2013 raccolta, spesa ed Erario in forte calo

Un mercato in crescita dal 2009 al 2012 che però ha subito una battuta d’arresto nel 2013. E’ questo il quadro del gioco online “made in Italy” descritto dall’Osservatorio del Gioco Online del Politecnico di Milano. Il settore virtuale italiano, composto da poker, skill games, bingo, concorsi a pronostico, Gratta e Vinci, ippica, Lotto, SuperEnalotto, WinForLife e casinò online, è infatti partito con una raccolta – segnala Agimeg – di 3,8 miliardi nel 2009, segnando una crescita del 28% nel 2010 (4,8 miliardi), un +104% nel 2011 (9,8 miliardi) ed un +56% nel 2012, toccando i 15,4 miliardi di euro. Lo scorso anno però si è chiuso con una raccolta di 14,2 miliardi, in calo quindi del 7,4% rispetto al 2012. Ma analizzando la raccolta dei singoli giochi, è evidente come l’avvio dei casinò games abbia cannibalizzato il mercato del poker cash. Se infatti, nel periodo gennaio-ottobre del 2011, il poker cash aveva raccolto 3 miliardi di euro, arrivando a 6,8 miliardi nello stesso periodo dell’anno successivo, con una crescita del 128%, nei primi 10 mesi del 2013 il poker in versione cash ha raccolto 4,4 miliardi, con un calo del 34%. Di contro, i casinò games sono passati da 3,8 miliardi nel periodo gennaio-ottobre 2012 a 5,5 miliardi nei primi 10 mesi del 2013, segnando quindi un incremento del 45%. In calo anche il poker a torneo (da 1 miliardo a 600 milioni di euro), mentre le scommesse sportive hanno registrato un leggero incremento del 6%. Più contenuto il calo della spesa. Se infatti la raccolta totale dei giochi online, tra il 2012 ed il 2013, ha segnato un decremento del 7,4%, la spesa è calata del 3%, passando da 749 milioni del 2012 ai 725 dello scorso anno. Nel dettaglio dei singoli giochi online, le versioni cash e torneo del poker sono quelle calate maggiormente negli ultimi due anni. Il poker cash è passato dai 209 milioni di euro spesi nel 2012 ai 136 del 2013 (-35%), mentre il poker a torneo da 139 milioni a 85 (-39%). In crescita invece le scommesse sportive (+15%, passate da 167 a 192 milioni) ed i casinò games che hanno messo a segno un +63%, passando da 147 milioni del 2012 a 239 nello stesso periodo dello scorso anno. Nelle casse dello Stato, nel 2013, sono andati il 10% in meno degli introiti derivanti dai giochi online. Negli ultimi 5 anni, le entrate erariali sono passate dai 139 milioni nel 2009, ai 184 nel 2010 (+32%), ai 182 nel 2011 (-1%), valore replicato nel 2012, fino ad arrivare ai 165 milioni nel 2013 (-10%). E l’analisi dei singoli giochi rispecchia la tendenza della raccolta e della spesa. In calo le entrate da poker cash (-38%) e del poker a torneo (-33%), mentre crescono quelle delle scommesse sportive (+25%) e dei casinò games (+80%). Numeri in calo anche per il numero dei giocatori: gli utenti attivi sono passati da 734 mila nel 2012 a 670 mila nel 2013, diminuendo del 9% ogni mese. Le giocate medie sono di circa 50 euro per due giocatori su tre, valore che scende a 25 euro per quattro giocatori su dieci. In calo anche il numero degli operatori che lo scorso anno sono arrivati a 121 (nel 2011 erano 274).