Mancanza lavoro porta a privazione della dignità

Tra le povertà del mondo d’oggi non c’è solo quella materiale, pur drammatica, ma anche quella ”non meno preoccupante” che può definirsi ”miseria morale”. Una miseria spesso indotta, a esempio, dalla mancanza di lavoro, ”da condizioni sociali ingiuste” che portano verso lo smarrimento e la privazione della dignità. E’ quanto ricorda papa Francesco nel suo Messaggio per la Quaresima 2014 incentrato sul passo paolino nel quale si ricorda che il Cristo: ”Si è fatto povero per arricchirci con la sua poverta”’. Il papa mette in guardia da quel tipo di ”miseria morale” che può consistere ”nel diventare schiavi del vizio e del peccato. Quante famiglie – ricorda infatti – sono nell’angoscia perchè qualcuno dei membri, spesso giovane, è soggiogato dall’alcol, dalla droga, dal gioco, dalla pornografia!”. Ma ”quante persone hanno smarrito il senso della vita, sono prive di prospettive sul futuro e hanno perso la speranza! E quante persone – si legge ancora nel Messaggio papale – sono costrette a questa miseria da condizioni sociali ingiuste, dalla mancanza di lavoro che le priva della dignità che dà il portare il pane a casa, per la mancanza di uguaglianza rispetto ai diritti all’educazione e alla salute. In questi casi la miseria morale puo’ ben chiamarsi suicidio incipiente”. ”Questa forma di miseria, che e’ anche causa di rovina economica, si collega sempre alla miseria spirituale, che ci colpisce quando ci allontaniamo da Dio e rifiutiamo il suo amore”, prosegue la riflessione di papa Franceco che aggiunge che ”se riteniamo di non aver bisogno di Dio, che in Cristo ci tende la mano, perche’ pensiamo di bastare a noi stessi, ci incamminiamo su una via di fallimento”, visto, conclude, che ”Dio è l’unico che veramente salva e libera”.