LE POLITICHE DI SICUREZZA E CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO

Si concluderà domani (sabato 7), con una tavola rotonda che si aprirà alle 9,30 nell’aula magna della facoltà di giurisprudenza dell’università di Palermo, Ifo (da Illegal flow observation), il progetto lanciato un mese fa dalla fondazione Rocco Chinnici assieme alle università di Palermo e Salamanca, il più antico ateneo di Spagna. Ifo ha impegnato per settimane un centinaio di rappresentanti siciliani delle forze dell’ordine: carabinieri, poliziotti, guardie penitenziarie e di finanza. Ma anche operatori di giustizia spagnoli e di tutta Europa collegati on line tramite una piattaforma per la lotta alle narcomafie. Domani il dibattito avrà per tema: “Politiche di sicurezza e strumenti di contrasto alle organizzazioni mafiose in tema di traffico di stupefacenti”. E con il dibattito, si chiuderà il corso di alta formazione svoltosi a Palermo nell’ambito di Ifo, a cura del dipartimento di Scienze giuridiche, della società e dello sport, dell’ateneo della città.
La discussione sarà introdotta da Antonio Scaglione, preside della facoltà di Giurisprudenza; da Giovanni Chinnici, coordinatore della fondazione intitolata al padre e da Antonio La Spina, accademico alla Luiss di Roma e coordinatore scientifico del progetto. Sono previsti gli interventi di: Francesca Cannizzo, prefetto di Palermo; Leoluca Orlando, sindaco della città; Nicola Zito, questore nel capoluogo siciliano. Ancora, di Pierangelo Iannotti e Stefano Screpanti, comandanti provinciali, rispettivamente, dei Carabinieri e della guardia di Finanza. A coordinare e concludere sarà Vincenzo Militello, ordinario di diritto penale nell’ateneo palermitano, responsabile scientifico del corso.
In dettaglio Ifo, attraverso nove moduli e quaranta ore di formazione specialistica e in forza di autorevoli testimonianze di magistrati e operatori, ha analizzato gli aspetti tecnici e giuridici del traffico internazionale di stupefacenti, quelli relativi alla sicurezza urbana, alle tecniche innovative d’investigazione, all’ingegneria finanziaria legata al riciclaggio di capitali sporchi. Poi: il tema dei collaboratori, quello della validità delle prove e della cooperazione tra forze di polizia e magistratura dei diversi paesi dell’Unione. E la realtà delle principali organizzazioni criminali impegnate nel traffico internazionale di stupefacenti.