DISMISSIONI. GIBIINO (FI): IL GOVERNO HA POCHE IDEE E CONFUSE

“Il piano di privatizzazioni del governo appare confuso. Il pericolo che le 8 società indicate siano oggetto di svendita e non di vendita è reale. Non è chiaro il ruolo di Cassa depositi e prestiti, non si capisce perché questa debba venire ricapitalizzata grazie alla vendita del patrimonio statale. CdP, possedendo quote rilevanti delle società oggetto del piano governativo, riceverebbe già denaro dalla vendita diretta. Da dove nasce quindi l’esigenza espressa dall’esecutivo di rimpinguare, con metà delle risorse complessivamente recuperate dal piano di privatizzazione, la stessa Cdp? Anche la vendita del 3% di Eni desta molte perplessità, per le modalità e per i termini con cui questa dovrebbe concretizzarsi”. Lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino, capogruppo di Forza Italia in commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni.

“Gli italiani hanno il diritto di vederci chiaro, le dismissioni possono rivelarsi uno strumento utile a risollevare le sorti dell’Italia, ma solo se queste rientrano in un programma preciso di sviluppo, di riduzione dei costi e di ammodernamento dello Stato – prosegue Gibiino -. Alimentare un contenitore bucato, senza provvedere a chiudere le falle, sarebbe un’operazione criminale. La Pubblica Amministrazione deve dimagrire enormemente e, perché questo avvenga, l’Esecutivo deve avere coraggio. La riduzione dei costi abbia inizio dalle regioni, responsabili, nell’ultimo decennio, di un incremento esagerato di spesa improduttiva”.