TAGLIARE TASSE E SPESE, SERVONO POLITICA ECONOMICA CORAGGIOSA E RIFORME

“Il Paese necessita di una politica economica più coraggiosa, di scelte che consentano per davvero di rianimare la produzione industriale, artigianale e soprattutto i consumi. A poco serviranno le aspirine di Enrico Letta e del Governo, urge invece uno choc che consenta di rimettere in moto il tessuto produttivo, il lavoro. Solo abbassando significativamente le tasse su imprese e famiglie potremo lasciarci alle spalle il torpore dato dalla crisi. Bisogna innanzitutto razionalizzare e tagliare la spesa, a partire da quei pozzi senza fondo che sono le Regioni, la cui gestione spesso allegra della macchina sanitaria ha portato nell’ultimo decennio ad un aumento vertiginoso dei costi. Serve una razionalizzazione dei servizi, con la privatizzazione delle municipalizzate, che devono diventare aziende virtuose, capaci di dare qualità ai cittadini e utili ai comuni, alle amministrazioni locali. Bisogna al tempo stesso far dimagrire la pubblica amministrazione, un fardello abnorme. I dipendenti pubblici sono troppi e troppe volte male utilizzati”. Lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino.
“E’ prioritario che il Parlamento modifichi la legge di stabilità, garantendo al Paese una reale diminuzione della pressione fiscale – prosegue Gibiino –. La paura dei nostri governanti di disattendere i diktat di Berlino (e di Bruxelles) rischia di rendere timida ed inefficace la politica economica nazionale. Silvio Berlusconi chiede che il Governo sia in primo luogo dalla parte dei cittadini, che li degni di quell’attenzione e di quel rispetto dovuti alla gente che si sacrifica e che lavora. Non dimentichiamo al tempo stesso la necessità di riformare il Paese, a partire dalla riorganizzazione della giustizia e dalla guerra alla burocrazia. Solo un’Italia moderna e dall’ordinamento più snello sarà in grado di ritrovare la strada della crescita”.