Confindustria, c’è ripresa. Ma la Legge di stabilità non dà vigore

La dinamica dell’economia, globale e italiana, rispetta la tabella di marcia prevista dal CSC. Gli indicatori congiunturali continuano a segnalare progressi: riaccelerazione del passo là dove era rallentato (mercati emergenti, Cina sopra tutti); ripresa dove invece c’era recessione (alcuni paesi dell’Eurozona, Italia in particolare). Lo rileva Confindustria nella congiuntura flash di ottobre precisando che ”sono stati scansati i rischi posti a varie latitudini dalla politica, scongiurando le peggiori conseguenze”. Per Confindustria ”anzitutto, le politiche monetarie mantengono il piede pigiato a tavoletta sull’acceleratore, smentendo previsioni di osservatori e attese dei mercati di un minor impegno espansivo; i banchieri centrali si sono dimostrati savi nel resistere alle pressioni e alle tentazioni restrittive, mettendo in conto gli effetti negativi provenienti da altri decisori”. Però, avverte Confindustria riguardo all’Italia, la Legge di stabilità, pur avendo ”alcuni elementi positivi”, manca ”della stazza necessaria a dar vigore al recupero della produzione e della domanda interna”. Inoltre, ”il frazionato Parlamento italiano ha rinnovato la fiducia al Governo Letta, in una fase molto delicata per l’economia, ma la fibrillazione dei partiti rimane fonte di fragilita”’. Quanto ai dati, il Csc spiega che in Italia quelli qualitativi e quantitativi indicano che il calo del PIL e’ finito nei mesi estivi (-0,3% nel 2* trimestre). L’anticipatore OCSE è salito anche in agosto (+0,23%, +2,0% dal minimo di agosto 2012) ed è coerente con la previsione CSC di avvio della ripresa nel semestre in corso e di accelerazione in autunno. In settembre la produzione industriale sale dello 0,4% (stime CSC), dopo il -0,3% di agosto, cosicchè il 4* trimestre parte con un abbrivio di +0,2% e migliorano anche i giudizi sugli ordini interni (-43 da -46) oltre a quelli esteri (-16 da -20). In agosto: l’aumento dei volumi di fatturato (+0,8% su luglio) conferma il risveglio della domanda; l’attività edile e’ +7,9% sopra i minimi di marzo. Per Confindustria estano buone le prospettive di incremento dell’export: la componente ordini esteri del PMI (55,5 in settembre, da 55,8 in agosto, massimo da aprile 2011) e le aspettative sulla domanda estera delle imprese industriali (+2,8 punti nel 3* trimestre, indagine Banca d’Italia-Il Sole 24 Ore). Tuttavia, la performance debole nei primi otto mesi e il freno costituito dalla dinamica sfavorevole del CLUP e dall’apprezzamento dell’euro mettono in forse le stime di incremento nel 2013. Frena poi per la confederazione degi industriali il deterioramento del mercato del lavoro in Italia. Il numero di occupati e’ rimasto stabile nei mesi estivi. In agosto l’aumento dei disoccupati (+1,4%, a 3 milioni 127mila unita’, massimo storico) e’ spiegato dall’espansione della forza lavoro (+0,2%). Cio’ riporta il tasso di disoccupazione al 12,2% (+0,1 punti su luglio). Per i consumi ci sono indicazioni contrastanti. L’indicatore ICC in volume e’ rimasto invariato in agosto (+0,4% in luglio), ma le immatricolazioni di auto sono calate del 3,3% in settembre dopo il +2,7% in agosto. Il forte incremento della fiducia tra i consumatori anticipa maggiore spesa: in settembre l’indice e’ salito a 101,1 (da 98,4 di agosto); sono migliorati giudizi (-58 da -66) e atte-se (-11 da -15) sulla situazione economica personale e le valutazioni sulle opportunita’ attuali di acquisto di beni durevoli (-79; +37 punti da luglio).