Alitalia: Bonanni, ci vuole un alleato ma non Air France

”Ci vuole un alleato, bisogna ricostruire Alitalia ma non credo che i francesi di Air France facciano al caso nostro perchè loro vogliono solo il loro hub, tant’è che hanno detto che loro aderirebbero” all’aumento di capitale ”alla sola condizione che Alitalia non apra nuove tratte internazionali e non acquisti nuovi veicoli. Anzi: hanno fatto di tutto perchè noi fossimo bloccati nell’acquisizione di nuove tratte che rappresentano le occasioni più remunerative per un’azienda . Con loro noi andremmo in ulteriore default; meglio allearsi con i tedeschi oppure con altre compagnie di altre realtà regionali”. A dirlo, ospite del programma ”L’Economia Prima di Tutto” su Radio1 Rai, è il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in merito all’aumento di capitale di Alitalia e alle prossime mosse dei soci francesi. Bonanni inoltre respinge l’accusa che Cgil, Cisl e Uil debbano fare autocritica per aver fatto resistenza alla vendita di Alitalia ad Air France già 5 anni fa: ”Alitalia a quel tempo era molto molto più debole di oggi perchè possedeva circa il 28% del traffico interno italiano ed aveva divelto tutte le tratte internazionali; oggi possiede circa il 50% delle tratte italiane ed ha rafforzato notevolmente le tratte internazionali . Air France da allora ha licenziato più di 10.000 persone e non capisco perchè questo non venga mai sottolineato. Se fossimo andati con loro insomma a quest’ora saremmo peggio di una Cenerentola, avremmo perso molti più posti di lavoro. Purtroppo la crisi dei traffici è peggiorata e ha fatto il resto insieme all’imperizia di imprenditori che hanno gestito in questo periodo, purtroppo, uno dei bacini più importanti del traffico internazionale aereo. E’ una ricchezza che spero verra’ gestita con serietà e capacità”.