
Tutta colpa dell’Europa, dell’euro, se l’Italia è in queste condizioni. Sarà vero? Vediamo, prendendo a spunto l’ultimo caso di crisi aziendale, Alitalia. Che la "compagnia di bandiera" navigasse in pessime acque si sapeva da più di un decennio: mancanza di strategia commerciale e debiti. Cosi siamo finiti alla rivendicazione dell’orgoglio nazionale che ci è costato qualcosa come 5 miliardi di euro. Ora il Governo vuole, di nuovo, intervenire per "salvare" l’Alitalia ventilando addebiti alla Cassa Depositi e Prestiti, alle Poste e alle Ferrovie dello Stato, cioè al contribuente. Insomma, dobbiamo finanziare una impresa privata decotta, l’Alitalia, così come abbiamo finanziato il sistema imprenditoriale con 40 miliardi all’anno, invece di puntare su scuola, università e ricerca, e il risultato è che i giovani italiani sono "poco occupabili", come dice il ministro Giovannini, perchè ciucci (siamo in fondo alla graduatoria Ocse per alfabetizzazione). Non aggiungiamo nulla sulla burocrazia che ognuno avrà sperimentato sulla propria pelle. L’Europa sarà pure matrigna ma noi ce la mettiamo tutta per farci del male.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc