FORMAZIONE, UN’AZIONE STRAORDINARIA DI GOVERNO

“Il settore regionale della formazione professionale va rigirato come un calzino. Ma a farlo non può essere unicamente la magistratura”. È stravolto Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, e preoccupato più del solito alla notizia del suicidio di Riccardo de Lisi, dipendente Cefop degli Sportelli multifunzionali che da settembre sarebbe rimasto senza stipendio come, in assenza di fatti nuovi di governo, rimarranno senza stipendio i suoi colleghi dell’ente sotto procedura concorsuale, a cui la Regione ha revocato l’accreditamento. “La formazione professionale regionale va liberata dall’intermediazione soffocante della politica”, ripete il segretario. “Ma vanno separate le responsabilità di politicanti, corrotti e soggetti del malaffare da quelle dei più deboli, di chi deve lavorare per campare”. “Facciamo appello al presidente della Regione – ripete – perché faccia prevalere la sua sensibilità umana e politica e tragga spunto da questa vicenda drammatica per mettere in cantiere immediatamente, entro settembre, un’azione straordinaria di governo”. “A dirigenti e assessori imponga procedure e tempi straordinari”. Sarebbero necessari, insistono alla Cisl, per riportare nel settore fiducia, speranza e senso di giustizia. Per “ripulire il settore da sprechi e corruzione: un impegno che non può essere assolto unicamente dalla magistratura ma che richiede un’azione politica e amministrativa che prenda le mosse dalla consapevolezza che i lavoratori nulla hanno a che spartire con le scorribande della politica politicante”. Il segretario indica le priorità dell’intervento straordinario atteso: vanno pagati gli stipendi arretrati agli operatori di tutte le filiere; vanno date garanzie occupazionali ai lavoratori degli Sportelli. Va assicurata la ricollocazione nel settore di tutti i licenziati “così come stabilito nell’accordo sottoscritto a giugno con il sindacato”.