FORMAZIONE, TREMILA OPERATORI IN CORTEO A PALERMO

La più grande manifestazione di protesta di lavoratori della formazione professionale, degli ultimi dieci anni. Così la Cisl, dopo l’arrivo di delegazioni e gruppi dalle nove province siciliane, confluiti nel corteo partito stamani da piazza Marina. “La macchina amministrativa è completamente bloccata, i mandati di pagamento per gli enti giacciono sulle scrivanie, in più gli uffici della Regione che dovrebbero gestire i fondi europei sono impreparati a svolgere le procedure, da qui la rabbia dei lavoratori della formazione, lanciamo oggi la nostra proposta:~ chiediamo un intervento del ministero della Coesione territoriale, una task force che gestisca il Fondo sociale europeo per la formazione dato che l’amministrazione non si è dimostrata in grado, altrimenti la paralisi non si fermerà e porterà al collasso il sistema”. Ad affermarlo nel giorno dello sciopero e della manifestazione dei lavoratori della formazione organizzata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, è Giovanni Migliore responsabile Formazione Cisl Scuola. Oltre tremila i lavoratori che partecipano al corteo diretto a piazza Indipendenza, sede della Regione. La protesta, è l’ennesima di lavoratori esausti e la seconda solo negli ultimi quattro giorni. La prima scadenza si avvicina, il 7 giugno si chiude infatti la prima annualità dell’Avviso 20 e dall’8 giugno i lavoratori, quasi 8 mila persone,~ resteranno senza lavoro, lamentano i sindacati. “I lavoratori e le famiglie senza stipendio da mesi e mesi vedono il futuro ancora nebuloso, non possono di certo stare fermi in attesa di una svolta che, ancora, appare lontana. Chiediamo l’istituzione di un tavolo urgente per definire l’avvio delle attività formative e la gestione del personale, nessun lavoratore nell’esodo deve perdere il posto di lavoro”. Migliore così conclude: “Pur prendendo atto delle dichiarazioni del presidente della Regione Crocetta, garantite solo dalla sua autorevolezza, abbiamo chiesto di procedere alla stipula di un accordo complessivo e dettagliato sulle prospettive delle tre filiere, sulla riforma organica che metta la Sicilia nelle condizioni di disporre di servizi idonei alle esigenze del mercato del lavoro e del sistema delle imprese, e che comunque contenga le risposte alle emergenze rappresentate, a partire da quella del pagamento delle retribuzioni arretrate giunte ormai alla media di un anno”.