VOTO IN CARCERE; APPELLO DELLA GARANTE: CANDIDATI E RAPPRESENTANTI DI LISTA NEI SEGGI SPECIALI DEGLI ISTITUTI

"In occasione delle elezioni di questo fine settimana, il Comune di Milano ha predisposto quattro seggi speciali per raccogliere il voto degli aventi diritto detenuti presso le carceri milanesi: due seggi speciali all’interno della casa circondariale di San Vittore e uno ciascuno per gli istituti di reclusione di Opera e Bollate". Lo ha ricordato Alessandra Naldi, garante dei diritti delle persone private della libertà per il Comune di Milano. Naldi ha sottolineato come tutte le persone detenute di cittadinanza italiana e che non abbiano avuto una condanna definitiva che preveda la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici abbiano il diritto di voto negli istituti.

"Per questa tornata elettorale – ha aggiunto Naldi – è stato fatto uno sforzo enorme a tutti i livelli, dal Ministero dell’Interno, all’Amministrazione penitenziaria, ai Comuni interessati, per informare le persone detenute della possibilità di votare in carcere e per cercare di superare tutte le difficoltà che comporta l’esercizio del diritto di voto in situazione di detenzione. Infatti, per poter votare, la persona detenuta deve fare richiesta in anticipo alla Direzione del carcere che deve a sua volta mettersi in contatto con i servizi elettorali del Comune di provenienza dell’interessato e del Comune in cui ha sede il carcere; tutti questi passaggi sono necessari per provvedere all’iscrizione del votante nelle liste dei cosiddetti Seggi speciali. C’è poi una difficoltà aggiuntiva, che è quella che ancora impedirà a molte persone detenute di esercitare il diritto di voto: la necessità di procurarsi dal carcere la tessera elettorale o di farsi rilasciare un duplicato dal Comune di provenienza, perché senza tessera elettorale nessuno può essere ammesso al voto".

"Una speciale sollecitazione va ai candidati e le liste che si presentano in questa tornata elettorale – ha concluso la Garante – affinché designino propri rappresentanti per assistere alle operazioni di voto nei Seggi speciali istituiti all’interno delle carceri milanesi, così come previsto dalla normativa elettorale. La presenza numerosa di rappresentanti di lista sarebbe un segnale importante, anche sul piano simbolico, dell’attenzione che il nuovo Parlamento e il nuovo Consiglio Regionale dovranno avere nei confronti del carcere e della tutela dei diritti delle persone detenute".